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Legambiente: “Mai dato il nostro assenso al piano abbattimenti”, Ciarrocchi convoca per martedì la Consulta

FERMO – Le dichiarazioni di Andrea Bagalini sulla contrarietà alle scelte del Comune, intanto l'assessore all'Ambiente precisa e si prepara ad un nuovo confronto

di Andrea Braconi

C’è un passaggio nel nostro articolo di lunedì mattina (leggi qui) sul taglio degli alberi in Piazzale Carducci a Fermo, che ha spinto il Circolo Legambiente fermano “Terramare” ad una decisa presa di posizione nei confronti dell’Amministrazione comunale.

Tengo a precisare che noi – spiega a Cronachefermane.it Andrea Bagalini, che di Legambiente è anche direttore regionale – non abbiamo mai dato un assenso al piano di abbattimento. È vero che avevamo contattato l’assessore già da dicembre, ma è vero anche che avevamo detto che non c’era tutta questa fretta nell’abbattere le piante. Nonostante la relazione di questi 3 agronomi, avevamo consigliato di rallentare, se non addirittura stoppare perché non c’era il rischio di una strage di persone”.

Circolo di Legambiente che, in una nota inviata in giornata, nel ribadire la propria contrarietà a questo tipo di interventi, inviata l’Amministrazione comunale a fornire alla cittadinanza le opportune spiegazioni, “presentando e rendendo pubblici gli studi specialistici degli agronomi incaricati, che sarebbero alla base di tale programma di abbattimenti e potature”. Perché c’è ampio margine, aggiungono, per “rivedere e riconsiderare il programma e le modalità degli interventi”, al punto da mettere a disposizione anche a proprie spese “agronomi esterni e fuori dalle parti, per effettuare ulteriori perizie alle specie segnalate per l’abbattimento e verificare l’effettiva necessita e il reale stato di salute di quelle già abbattute”.

Un ultimo passaggio Legambiente lo dedica a “La festa dell’albero”, proponendo al Comune di Fermo di dare seguito concretamente alla legge che obbliga le amministrazioni locali a piantare un albero per ogni bambino nato.

Chiamato in causa, l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi ripercorre i passaggi cruciali, antipasto un incontro chiarificatorio. “Per quanto riguarda il discorso di condivisione di questo piano, martedì prossimo riunirò la Consulta con tutte le associazioni per programmare le attività future. Quello che è stato fatto fino ad oggi era legato ad un requisito di maggiore e stretta urgenza, come evidenziato dai 3 agronomi, e quindi perché c’era un maggior rischio di schianto. Per la seconda fase faremo, appunto, questo incontro. È vero che Legambiente è stata l’unica che, a seguito dei primi abbattimenti, si è interessata, ha chiesto spiegazioni che le sono state date dal dirigente Paccapelo il 2 marzo, dopo la loro mail di richiesta del 17 febbraio. L’approccio a dicembre era stato di tipo generico, poi quando hanno visto che il piano abbattimenti era operativo e andava a velocità serrata hanno chiesto copia di questo piano che, ripeto, gli è stata data”.


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3 commenti

  1. 1
    Mariaantonietta Fiacconi via Facebook il 23 Marzo 2017 alle 17:07

    Uno scempio

  2. 2
    Giuliana Fagiani via Facebook il 23 Marzo 2017 alle 23:16

    Anche alla scuola infanzia San Claudio hanno abbattuto alcune piante tra le quali 2 pini secolari dichiarati malati e pericolosi ma sinceramente l’interno dei loro tronchi era sanissimo.

  3. 3
    Giuliana Fagiani via Facebook il 23 Marzo 2017 alle 23:20

    Lungo la strada di accesso alle scuole fa bella mostra di sé un pino secco, quello veramente pericoloso, ma è stato Graziato, ed è ancora lì.

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