L’adozione, che si caratterizza per un lungo percorso giuridico-sociale, è un’esperienza a forte impatto emotivo, psicologico ed esperienziale che interessa la coppia e il minore. L’équipe consultoriale sostiene la futura coppia genitoriale per facilitare l’instaurarsi di una sana relazione tra i coniugi e il bambino, favorendo la costituzione della famiglia. Per riflettere e confrontarsi, con un approccio scientifico multidisciplinare, sulle dinamiche che vive la triade prima e dopo l’adozione si è tenuto a Fermo, su iniziativa del consultorio familiare dell’Area Vasta 4, un seminario di studi su “Criticità e possibili scenari dell’adozione internazionale”, rivolto agli specialisti dell’omologa unità operativa.
L’iniziativa rientra nel progetto formativo pluriennale “Cinema e infanzia: dialoghi sulle attualità del consultorio familiare”, che da tre anni vede protagonisti i professionisti consultoriali coordinati da Nicola Mucciante, responsabile della UOS afferente alla struttura complessa delle cure tutelari. Docenti d’eccezione sul tema di scottante attualità sono state Anna Tacchetti e Marta Valentini, assistenti sociali, e Sara Sacchi, psicologa.
Dopo la proiezione del film “Vai e vivrai”, le tre specialiste hanno offerto contributi di ricerca originali, facendo peraltro riferimento al modello d’intervento dello spagnolo Jesus Palacios, docente nell’Università di Siviglia. Con le relatrici e Mucciante hanno partecipato attivamente all’evento gli assistenti sociali Alberto Cutini e Andrea Recchioni, gli psicologi Rossana Clementi, Roberto Ferretti, Daniela Iacopini, Giovanna Rongoni e Giuseppina Simoni, tutti del consultorio. Sono intervenuti anche gli specialisti dell’Umea Silvana Bozzesi (assistente sociale), Giovanna Sanna (psicologa) e Maria Rosaria Danese (sociologa).
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