Cominciano questa sera i playoff dell’Icubed Pedaso, impegnata nella serie di semifinale playoff contro Falconara. La palla a due verrà alzata alle 21.15 al palazzetto di Pedaso.
La squadra di coach Luca Camarri arriva a quest’appuntamento cavalcando una striscia di tredici vittorie consecutive, ma dovrà fare a meno di Lanfranco Mosconi, fermo per tutta la serie a causa della rottura dello scafoide della mano destra.
In casa Icubed ha parlato Alessio Valentini, pivot al suo primo anno in biancorosso, uno dei protagonisti principali della riscossa dell’Icubed nel girone di ritorno.
Sei stato vicino a Pedaso anche la scorsa stagione. Cosa ti ha spinto ad accettare la nostra offerta quest’anno e come ti stai trovando?
Sì, è vero, sono stato molto vicino ad approdare a Pedaso già la stagione scorsa. Io e coach Camarri ci siamo sentiti parecchio negli ultimi due anni e alla fine eccomi qua. Sono molte le motivazioni che mi hanno spinto a venire a Pedaso, prima tra tutte il desiderio sia del coach che della società di portarmi qui. Poi hanno inciso anche alcune questioni lavorative e la voglia di tornare a giocare più vicino a casa. Qui a Pedaso mi sono trovato subito bene sia con il gruppo, che in gran parte già conoscevo, sia con questa meravigliosa società, sempre presente, umile e con una grande voglia di fare bene. Ce ne fossero come loro.
Tanti tuoi compagni hanno detto che la svolta di metà stagione è stata di natura soprattutto mentale. Dal punto di vista tecnico, però, è sembrato evidente che la squadra abbia progressivamente imparato a coinvolgerti sempre più e meglio e a sfruttare le caratteristiche di un giocatore come te, che non avevamo mai avuto negli ultimi anni…
Sicuramente durante la stagione siamo migliorati sia mentalmente che tecnicamente. All’inizio abbiamo avuto alcune difficoltà perché effettivamente Pedaso negli ultimi anni, facendo sempre a meno del centro puro, era abituata a puntare su un gioco basato molto più sulla velocità e sul contropiede. Naturalmente con la mia presenza quel tipo di gioco non si poteva più proporre, ma con il tempo, gli allenamenti e le strigliate del coach abbiamo trovato un ottimo equilibrio sia dentro che fuori dal campo. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante secondo me, perché la vera chiave vincente della nostra squadra è stata proprio il gruppo, che purtroppo non sempre si riesce a creare.
Arrivate ai playoff con tredici vittorie di fila ma avete perso un giocatore fondamentale come Mosconi. Quest’assenza cambia qualcosa nel vostro modo di affrontare la postseason?
L’infortunio di Lanfranco è una grossa perdita per noi sia a livello di rotazioni che per la qualità del giocatore in questione. In sua assenza dovremo tutti rimboccarci le maniche e dare qualcosina in più sul parquet. Spero che riesca a rientrare il prima possibile, ma so che Lanfranco riuscirà in ogni caso a darci anche dalla panchina la carica che ci ha sempre trasmesso in campo.
Presentaci l’avversaria di questo primo turno. Che tipo di squadra è Falconara? Cosa temi di più della formazione di Reggiani?
Falconara è una squadra molto insidiosa, che gioca bene facendo girare la palla e trovando soluzioni sempre nuove per il suo attacco. Sono una formazione quadrata, con un roster pieno di giocatori importanti e con molti punti nelle mani. Sarà sicuramente una semifinale molto dura, ma noi siamo pronti e non vediamo l’ora di cominciare.
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