Nuova sede provinciale, Ceroni blocca la Marcozzi: “Forza Italia non è un sindacato né patronato”

 

Botta e risposta tra il coordinatore regionale di Forza Italia senatore Remigio Ceroni e la coordinatrice provinciale Jessica  Marcozzi. Quest’ultima, nell’annunciare l’apertura della nuova sede provinciale in Viale Trento a Fermo, aveva spiegato che sarebbero stati offerti una serie di servizi ai cittadini come ad esempio elaborazione del 730, del modello unico, dichiarazioni fiscali ed altro ancora (leggi l’articolo).

Oggi è arrivato lo stop da parte del coordinatore regionale: “Forza Italia – spiega Ceroni –  è un partito politico così come definito dall’articolo 49 della Costituzione (tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale). D’altra parte le finalità di Forza Italia sono chiaramente indicate dall’articolo 1 dello statuto che regola la vita del nostro partito. (Il Movimento Politico Forza Italia è una associazione di cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali, laiche e riformiste europee. Essi ispirano la loro azione politica ai valori universali di libertà, giustizia e solidarietà concretamente operando a difesa del primato della persona in ogni sua espressione, per lo sviluppo di una moderna economia di mercato e per una corretta applicazione del principio di sussidiarietà)”.

Ceroni che replica alla Marcozzi: “Forza Italia quindi non è un sindacato, non è un patronato, non è una associazione di categoria, non è uno studio professionale. Nessuna attività che può essere fatta da queste organizzazioni sarà svolta dal nostro partito che ha altri compiti, altri obiettivi altre finalità completamente diverse e più impegnative. Risulta quindi priva di qualsiasi fondamento ogni notizia che accredita a forza Italia iniziative, ruoli e obiettivi che nulla hanno a che fare da quelli previsti dalla costituzione e dallo statuto. Un richiamo all’abbecedario della politica anche questa volta appare doveroso e pertinente”.

P.P.

 


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