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Fermo laboratorio di riflessione su prospettive della medicina odierna

FERMO - “Comunicazione nell’arte medica” è il titolo del convegno in programma sabato 8 aprile al teatro dell’Aquila di Fermo, sia dalle 9 del mattino che dalle 14 nel pomeriggio

di Alessandro Giacopetti

Nella presentazione del convegno “Comunicazione nell’arte medica” avvenuta oggi nella sala Rollina, Francesco Trasatti, vicesindaco di Fermo, lo ha inserito in un percorso: “dopo gli incontri a carattere medico svolti lo scorso autunno, si proseguirà sabato prossimo, con questo appuntamento sullo stesso tema. Un incontro che porta quella dose di curiosità capace di attrarre l’attenzione del pubblico verso l’argomento della comunicazione medica e odontoiatrica e del rapporto tra professionisti e pazienti”.

Anna Maria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi Odontoiatri della Provincia di Fermo, il cui intervento aprirà il convegno, ha voluto dire “grazie al Comune di Fermo per proseguire la convegnistica sul tema medico. I problemi di chiusure delle sale comunali derivanti dal sisma non ci hanno fermato nel portare avanti tale comunicazione. Per l’incontro di sabato prossimo abbiamo trovato anche la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti. Un convegno che ha una base chiara: proprio a seguito delle polemiche e delle notizie non fondate sui vaccini diffuse sui social network – ha chiarito la dottoressa Anna Maria Calcagni – abbiamo voluto fare questo convegno per informare e rendere consapevole il pubblico, dando informazioni scientifiche corrette. A causa della diffusione di tali notizie, infatti, il medico si trova a volte di fronte a problemi di comunicazione con il paziente. Per questo sarà importante la presenza del presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Renzo, che farà una lectio magistralis sabato mattina proprio sul tema della comunicazione. Nel pomeriggio, dalle 14, invece, partirà la tavola rotonda con giornalisti che si occupano di temi medici e sociali, tra cui i responsabili del Giornale della Previdenza dei medici e degli odontoiatri”.

E’ stato poi Costantino Strappa, presidente provinciale di Fermo della Commissione Albo Odontoiatri, a definire “fondamentale il tempo che si dedica al colloquio tra medico e paziente che deve essere considerato come terapia in quanto stabilisce una relazione empatica con il paziente stesso. Noi odontoiatri – ha proseguito Strappa – abbiamo a che fare con una parte delicata del corpo: la bocca, da cui deriva il sorriso che esprime sentimenti. E’ importante che la comunicazione sia etica e corretta. Nel campo odontoiatrico la prevenzione è ancora più fondamentale in quanto a seguito delle spiegazioni fornite dal medico, il paziente svolgerà operazioni quotidiane per mantenere in salute la bocca”.

Presente anche Don Vinicio Albanesi, della comunità di Capodarco che ha distinto due livelli di comunicazione: quella medico-paziente e quella giornalistica: “difficile la comunicazione medico-paziente perché è basata su un rapporto di fiducia. A volte è complicato dare comunicazioni chiare sulla gravità della malattia con il giusto modo. Sui media invece la comunicazione sul tema della sanità ondeggia tra la scoperta di nuovi farmaci e le notizie negative di cronaca sulla malasanità. Poco, invece, – ha proseguito Don Vinicio Albanesi – si dice sull’iter e sul percorso di evoluzione della sanità in Italia”.

Secondo il dottor Andrea Vesprini reggente dello Studio Firmano e responsabile UOS Staff e programmazione sanitaria e miglioramento qualità dell’Asur Area Vasta 4, “abbiamo scelto un tema di estremo interesse declinato sotto più angolazioni. Il rapporto medico-paziente e il rapporto di comunicazione visto anche come prevenzione di tutti i rischi che possono verificarsi. Ad esempio, il gran numero di prestazioni da svolgere da parte dei medici, e il tempo da dedicare ai singoli pazienti non vanno d’accordo e urge un riequilibrio. Allo stesso tempo, pubblicare sui social notizie in modo distorto che vengano lette dai cittadini crea gravi danni e influisce negativamente sul rapporto medico-paziente. Fermo – ha concluso Andrea Vesprini – è un laboratorio di riflessione su prospettive della medicina contemporanea”.

“Di corretta comunicazione c’è necessità, vedi anche i recenti fatti in ambito sanitario per cui questo convegno darà un contributo fondamentale ai due aspetti”, ha dichiarato il dottor Gianni Genga, direttore generale dell’Inrca. “E proprio sull’importanza delle fonti è intervenuto il dott. Pietro Scendoni, responsabile laboratorio di ricerca Osteoporosi – reumatologia dell’Inrca: “chi fa comunicazione – ha detto Scendoni- deve approvvigionarsi a fonti autorevoli, ovvero alle società scientifiche”.


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