Julian Corradini, in arte Julico, svela in anteprima i segreti di “SOS”, il suo ultimo cd

Julian Corradini in Patagonia

di Silvia Remoli

Sorridente, positivo e sempre pieno di idee e progetti per la testa, così risponde Julian Corradini sul suo nuovo cd “SOS”.  Giovedì 6 aprile la presentazione ufficiale al teatro comunale di Porto San Giorgio alle ore 21.30

Il titolo del tuo ultimo lavoro è un grido di aiuto?

Ho scelto questo titolo perché dietro ad una semplice sigla si nasconde un duplice significato: SOS non è solo un avviso di allarme, ma vuol dire ‘tu sei’ in lingua argentina. Ho voluto proprio intendere che l’emergenza che io avverto oggi è il bisogno di fermarci un attimo e guardarci dentro, senza evadere o fuggire alla ricerca di una rivoluzione fuori da noi. Tutto ha inizio dal nostro io più interiore, sul quale dobbiamo soffermarci : per ricominciare a guardare avanti dobbiamo sempre ripartire dalla nostra indetità.

Quale momento particolare dedicherai al tuo pubblico del Teatro di Porto San Giorgio?

Oltre ai 10 brani di SOS, eseguirò anche qualche mio vecchio pezzo, ma ci tengo a dire che non si tratterà di una semplice esibizione. Voglio far assistere ad uno spettacolo completo, da cui emerga l’attaccamento alle mie due terre: l’Italia e l’Argentina. Sto sviluppando un progetto esclusivo di traduzione di tanghi argentini in italiano, un vero e proprio esperimento linguistico-culturale che unisce le mie radici: per questo suonerò la splendida e caratteristica melodia del tango insieme a mio fratello Pablo, con l’intenzione di trasmettere la perfetta armonia che si può raggiungere tra queste due culture, quella italiana e quella argentina. D’altronde è proprio il filo conduttore di ogni mio lavoro la perfetta commistione tra i due continenti che mi hanno visto crescere; e la musica è il linguaggio migliore per rappresentare il mix perfetto tra i loro colori, i loro ritmi e le loro melodie.

Quale aneddoto puoi svelarci su SOS?

Posso anticiparvi già la potenza dell’emozione che questo mio ultimo prodotto mi farà provare domani. Nasce dal connubio, a volte contrastante, che intercorre tra le mie terre del cuore: ho già iniziato la presentazione di SOS in Argentina, mentre la prima tappa italiana sarà proprio qui a Porto San Giorgio. Quindi ho nella mente la recente immagine di me, in Patagonia, completamente solo, in un posto così vasto e sconfinato da farmi sentire un puntino microscopico, alla quale però affianco e contrappongo la mia esibizione in teatro: mi vedo già racchiuso in una calda bomboniera accerchiato dai miei amici-musicisti. La fortuna di poter girare il mondo, portando la propria musica in posti così diversi, amplifica ogni volta l’amore per questa mia passione. Ecco perché ho definito il mio ultimo lavoro come “La buena onda nella rivoluizione interiore”.

Con queste affascinanti premesse, appare ora doveroso partecipare all’appuntamento con la musica di Julico, al Teatro Comunale di Porto San Giorgio giovedì 5 aprile ore 21,30.

 

 

 

 

 

 

 


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