Casina delle Rose,
verso la fumata bianca:
vendita e destinazione turistica

 

L’assessore Alessandro Ciarrocchi

Due complessi immobiliari che, per motivazioni diverse, assumono una valenza turistica ed economica di primaria importanza per la città e che, si spera, saranno anche in grado di trainarne l’immagine turistica e promozionale. Questo rappresentano la Casina delle Rose al Girfalco e Rocca Montevarmine, in territorio di Carassai ma di proprietà del Comune di Fermo.

Su di essi prosegue il confronto fra maggioranza e minoranza all’interno della Commissione Patrimonio in relazione alle loro destinazioni con proposte ed idee che promanano da entrambi gli schieramenti e sui quali con il dialogo e la partecipazione si sta cercando di arrivare ad una proposta che possa essere ben accolta e condivisa da ambedue.

Sulla Casina fino a questo momento sono state 4 le sedute della Commissione che si sono succedute per dibattere e confrontarsi su quella che sarà la sua destinazione d’uso.

Anche su Rocca Montevarmine, di concerto con la Commissione Servizi Sociali si sta discutendo per un risultato che sia il più funzionale ed efficace possibile per il territorio in tema di agricoltura biologica e sociale.

“Il dato imprescindibile sulla Casina delle Rose resta quello di conservare la destinazione turistico-ricettiva – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio Alessandro Ciarrocchi – con l’obiettivo di renderla fruibile nel minor tempo possibile. Questo perché ci siamo resi conto che, visti gli ottimi risultati con i quali è stata recepita la nostra offerta culturale, turistica e commerciale fino ai tragici eventi connessi al terremoto, la città ha palesato estremo bisogno di un’altra struttura d’elite in tema di ricettività. In questa direzione, la scelta della nostra Amministrazione rimane quella di prevedere l’alienazione come unica opzione con cui tendere a questo risultato. Ovviamente su questi presupposti ci siamo dichiarati disposti ad accogliere le progettualità che venivano anche dalla minoranza. Per cui non abbiamo potuto prendere in considerazione le proposte che partivano dall’assunto del diniego assoluto alla vendita perché, per quanto suggestive, non avevano la necessaria sostenibilità economica, mentre invece abbiamo recepito, in tutto o in parte, alcune indicazioni dell’opposizione, come quella di differire l’acquisto ad una data successiva, prevedendo all’uopo una forma di affitto con riscatto o come quella di rendere più appetibile l’offerta, impegnandoci a riqualificare l’area del Girfalco (ad esempio con l’ascensore). Per quel che concerne la valutazione dell’immobile ci atterremo alla stima fornita dall’Agenzia del Territorio che si attesta a poco più di 2,5 milioni di euro; anche la volumetria prevista rimarrà quella del vigente Piano Particolareggiato. Con questi presupposti e punti cardine – conclude l’Assessore – effettueremo l’ultimo passaggio in Commissione per definire i dettagli di quello che sarà un bando che, auspico, avrà luce prima dell’estate”.

Dopo ben 4 Commissioni è necessario e indispensabile adottare una decisione definitiva – ha aggiunto Stefano Faggio, Presidente della Commissione – sulla Casina delle Rose non è possibile perdere ulteriormente tempo, già ne è trascorso troppo mentre la struttura, e soprattutto la città ed il territorio, non possono attendere ancora, si tratta di un bene immobile che è parte del patrimonio della città, che non verrà svenduto come viene fatto credere. Di certo le proposte fino ad ora avanzate dalla minoranza come farne la casa del cinema o un ostello della gioventù, oppure una struttura ricettiva per la dieta mediterranea oppure la realizzazione di un impianto energetico a idrogeno sono di difficile realizzazione mentre inesorabilmente il tempo scorre. Ben vengano idee e proposte ma è necessario concretizzare prima possibile”.

Per quel che concerne il tema di Rocca Montevarmine – prosegue l’assessore Ciarrocchi – la Commissione ha la funzione principale di illustrare le linee guida del bando, che questa volta coinvolgerà l’intero complesso immobiliare e, soprattutto, delineare il crono programma che prevede la conclusione della gara entro il termine nel quale scadranno i contratti di affitto”.

E sempre su Rocca Montevarmine il consigliere comunale Laura Ilari, Presidente della Commissione Servizi Sociali aggiunge: “sulla scorta della positiva esperienza di Montepacini sarebbe auspicabile che con il contributo dell’opposizione si riuscisse ad individuare una formula in grado anche di garantire la possibilità di riservare una porzione del vastissimo territorio per l’esercizio dell’agricoltura sociale”.


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