di Andrea Braconi
Enrico Martini è il primo coordinatore provinciale di Sinistra Italiana. Ad aprire il congresso l’ex segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Roberto Vallasciani, affiancato dal garante regionale Francesco Rubini, che ha ripercorso le tappe della nascita del movimento e ha spiegato i cardini delle azioni future, contenuti in un ordine del giorno.
“Servono elementi di coerenza e di rottura con quanto accaduto in passato – ha rimarcato Vallasciani -, senza più complicità con chi a tutti gli effetti si è dimostrato un avversario politico. È necessario marcare un sorto invalicabile con chi ha devastato i nostri territori e le nostre comunità, creando un vero fronte dell’alternativa. Quindi, nessun accordo politico con quelle forze responsabili di politiche neo liberiste”.
Domenica 23 aprile si terrà il congresso regionale, al quale potranno partecipare tutti gli iscritti ma con diritto di voto riservato ai 3 delegati scelti dal congresso provinciale: oltre a Martini, sono stati nominati Sabrina Isidori e Daniele Rossini.
“Questa sorta di fidanzamento tra Possibile e Sinistra Italiana – ha spiegato Serenella Lamponi, portavoce provinciale di Possibile – è molto importante in questo momento di abbandoni e divorzi. La nostra è una collaborazione che nasce sul voler fare, un fare coerente con i principi e le azioni della sinistra. Occorre affrontare le questioni urgenti del Paese e speriama si possano sviluppare progetti di governo da allargare a chi vorrà condividerli. Ma è necessario che le due forze mantengano una loro autonomia, con diversi leader che si confrontano: molto meglio di un leaderismo spinto che ha portato a risultati non soddisfacenti su lavoro, scuola e welfare. La nostra è un’autonomia per così dire condivisiva, che non è un esercizio retorico ma un esempio molto importante di quello che dovrebbe essere il confronto democratico”.
“Collaboriamo da oramai 3 anni – ha aggiunto Alessandro Fortuna, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – e questa è l’ennesima dimostrazione di quello che possiamo fare insieme. Il nostro recente congresso ha confermato la linea politica di un soggetto largo della sinistra anti liberista, per l’attuazione della Costituzione e per un’altra Europa. Bisogna recuperare il discorso sul movimento per la pace e credo che la sinistra possa ripartire da questo fidanzamento per superare la frammentazione politica e sociale odierna. Dobbiamo essere capaci di unire ciò che il liberismo divide, creando un polo alternativo a destre, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Ho seguito con interesse la nascita di Sinistra Italiana e la strada imboccata è quella giusta, per cui rinnovo la collaborazione per la creazione di un soggetto unitario”.
Tra i presenti anche Mario Maroni, Claudio Speranzini ed una cospicua delegazione proveniente da Montegranaro.
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