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Quarta edizione di Fermoattivo, per guardare luoghi consueti in modo diverso

FERMO - Un itinerario sempre nuovo che punta a presentare in modo inconsueto luoghi consueti. E' rivolto a fermani e turisti per permettere di approfondire la storia della città e dei suoi personaggi

di Alessandro Giacopetti

Il 29, 30 aprile e 1 maggio si svolgerà la nuova edizione dell’iniziativa Fermoattivo, format turistico-artistico-culturale ideato da Claudio “Bibi” Iacopini in collaborazione con l’associazione il Bianco. Nei 3 giorni di Fermoattivo palazzi storici, piazze e vicoli, angoli del centro città si popoleranno di installazioni artistiche, sculture, dipinti, fotografie, manufatti in genere di artisti fermani. Ovviamente la partecipazione è aperta a chiunque voglia mettersi in gioco e mostrare la propria produzione artistica.
L’ideatore Claudio Iacopini nel corso delle presentazioni fatte nelle precedenti edizioni ha più volte spiegato che tutto è nato da alcune parole che scrisse Alvaro Valentini, in occasione della presentazione del suo libro sul fotografo Eriberto Guidi (Fermo, scene di teatro) e le parole erano stupore e labirinto: “lo stupore è quello di incontrare cose e luoghi che gli stessi fermani oramai non si fermano più a guardare, mentre il labirinto è il percorso con il quale dal centro si scende nei vicoli alla scoperta di quella che può essere definita una città museo.
Fermoattivo punta in definitiva ad aggregare le persone. Come ogni edizione la partenza sarà da Torre Matteucci, situata lungo il corso, messa a disposizione dalla Carifermo. Si potrà accedere al piano strada, – ha anticipato Iacopini – ma non salire in cima”.
Secondo le prime indiscrezioni il percorso comprenderà anche la piccola e suggestiva discesa tra via Anton di Niccolò e via Giacomo Leopardi per arrivare al monastero delle Clarisse Cappuccine. Altro luogo valorizzato dal percorso dovrebbe essere quello in via Don Giovanni Cicconi, con il suggestivo sottopassaggio che somiglia molto ad una grotta, per poi risalire su una delle stradine con più pendenza del capoluogo che arriva in via Garibaldi nei pressi della chiesa della Madonna del Pianto. Quasi sicuramente verrà aperta la cripta del Duomo, con ingresso situato nella parte posteriore la cattedrale, in via della Rocca. Cartelli esplicativi verranno posizionati lungo il percorso e nei luoghi più importanti e suggestivi per farne capire i dettagli. Una chicca dovrebbe riguardare l’attuale sede del centro di formazione professionale Artigianelli, opera Don Ernesto Ricci. Una particolare attenzione sarà dedicata anche alla valorizzazione di alcuni personaggi della storia antica e recente del capoluogo.


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