di Paolo Paoletti
Il camping Verde Mare può riaprire con un esercizio provvisorio limitato ai soli manufatti di proprietà del campeggio, ovvero i bungalow. Restano sotto sequestro, e quindi inutilizzabili, tutti i manufatti ubicati nelle piazzole all’interno della struttura ricettiva di Marina Palmense, ovvero le roulotte degli oltre 400 stagionali che non potranno usufruirne.
Il Tribunale del riesame ha accolto l’appello di Amministrazione giudiziaria proposto dai legali del Camping del Verde Mare, prescrivendo tuttavia che:“l’amministrazione dovrà avere oggetto esclusivamente i beni destinati alla sosta e al soggiorno temporaneo dei soli turisti occasionali, escludendo quindi l’utilizzo delle roulottes ed accessori appartenenti a privati posizionate sulle piazzole del camping”.
Il provvedimento salva da morte certa il camping che potrà quindi continuare a la propria attività seppur limitatamente ai bungalow e case mobili di sua proprietà. “E’ l’unico lato positivo – spiegano i turisti stagionali – di una sentenza che lascia però un enorme amaro in bocca”.
Dopo i barlumi di speranza iniziali, è arrivata la doccia fredda per gli stagionali che hanno investito i propri risparmi nelle roulotte all’interno del campeggio fermano. Il Tribunale del Riesame ha valutato il ricorso presentato da Felice Chiesa, titolare del campeggio, per l’esercizio provvisorio. Un verdetto che rappresentava l’ultima speranza dopo il no della Procura della Repubblica sia alla riapertura provvisoria che alla nomina di un commissario.
Il presidente del Comitato Salviamo il Verde Mare Fulvio Riccio è indignato ed insieme a lui i tanti ospiti del campeggio di Marina Palmense. Gli chiediamo un commento a caldo: “Mi prendete in un momento davvero brutto. Cosa significa tutto questo? Scusate il termine ma la realtà è che ce la prendiamo in quel posto. Il campeggio riapre, in modo parziale, usando solo i bungalow. Tutti e 400 gli stagionali che hanno lì le loro roulotte non possono né spostarle né usarle e restano sotto sequestro. Trovo francamente stucchevole, assurdo ed ingiusto che gli unici soggetti che non hanno alcuna colpa, non indagati, totalmente estranei ai fatti, siano gli unici a dover subire le conseguenze di un’assurda vicenda giudiziara iniziata male e finita peggio.Visto che gli stagionali del Verde Mare non sono né imputati né indagati nel procedimento in corso, come mai sono gli unici a pagare e a non poter utilizzare i loro beni? “
La rabbia è tanta e il passaparola sulle prime indiscrezioni relative alla sentenza del Riesame inizia a diffondersi: “Visto che i campeggiatori stagionali ci sono in tutti i camping della riviera adriatica, con roulottes e manufatti esattamente identici ai nostri, come mai siamo gli unici a non poter effettuare le vacanze? Come Comitato faremo richieste forti alla Procura e al campeggio – aggiunge Riccio – per prima cosa chiederemo perché non possono essere spostate almeno quelle roulotte completamente amovibili. Chiederemo alla proprietà che i bungalow e le strutture utilizzabili siano messe a disposizione allo stesso prezzo del costo dello stagionale, al fine di poter effettuare la vacanza, mi sembra una cosa doverosa. E infine chiederemo alla Procura di consentire la possibilità di riappropriarci dei nostri mezzi e di fare le vacanze il più lontano possibile dalla costa fermana visto come ci stanno trattando”.
Riccio che conclude: “C’è un grande rammarico per una situazione in cui si è pensato a salvare tutto, tranne il turista fidelizzato. Visitatori provenienti da tutta Italia che, parlo da marchigiano, perderemo per sempre per un provvedimento secondo noi incomprensibile sotto ogni profilo e circostanza. Da marchigiano provo vergogna dal fatto che migliaia di persone provenienti da tutta Italia, che amano la costa adriatica e che da decenni hanno scelto la mia Regione per effettuare le vacanze estive, non siano state in nessun modo tutelate, anzi siano state usurpate delle loro proprietà e del loro diritto ad effettuare la vacanza, senza che loro abbiano nessuna colpa. Entreremo nel campeggio che sarà aperto, cammineremo a fianco delle nostre roulotte alla quali però non potremo accedere né toccarle. Non abbiamo parole”.
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