di Maikol Di Stefano
Porto Sant’Elpidio riconosciuta come: “La città che legge”. Un titolo arrivato direttamente dal Ministero per i Beni Culturali, che ha premiato il comune elpidiense per la mole continua d’iniziative legate alla cultura e soprattutto all’editoria.
“Città che legge è un riconoscimento dato alle amministrazioni comunali che sul proprio territorio, s’impegnano a promuovere la lettura, ma non solo. Abbiamo partecipato ad una selezione insieme ad altri 520 comuni e solo 363 di essi sono stati riconosciuti come idonei. – spiega l’assessore alla cultura, Monica Leoni – Noi abbiamo seminato nel tempo, attraverso la scuola e le rassegne che facciamo, arrivando a tale onorificenza. Per me è un onore come assessore alla cultura avere tale riconoscimento, questo lavoro fatto negli anni è stato per noi un seme che ha portato alla crescita di una pianta rigogliosa. Una città dove i bambini e ragazzi non leggono perché devono, bensì perché scelgono di farlo”.
Riconoscimento che inorgoglisce anche il sindaco Nazareno Franchellucci, il quale coglie l’occasione per ricordare come non a caso nel nuovo Beniamino Gigli, lo spazio pubblico prevalentemente sarà occupato dalla nuova biblioteca. “Credo che la crescita e il percorso culturale che stiamo facendo, spero possa sfociare nel nuovo polo culturale che nascerà nell’ex Beniamino Gigli, il quale vedrà la nascita di una nuova biblioteca al suo interno. – spiega il sindaco – Leggere, comprendere e approfondire è l’elemento fondamentale da cui ripartire, al fine di garantire una crescita culturale di cui c’è bisogno. In tutti questi anni abbiamo avuto la fortuna di avere professionisti che hanno lavorato, in maniera assidua, riuscendo a garantire un alto livello alla città di Porto Sant’Elpidio. Oggi lavorare sul mondo della lettura è ancora più difficile, ma allo stesso tempo più importante”.
Ed è la maestra “Mariolina” come la conoscono tutti in città, una dei professionisti nominati da Franchellucci, la quale da anni segue le attività legati al mondo della lettura e proposte nelle scuole. “Abbiamo cominciato anni fa per offrire un’alternativa efficace alla frizione del tempo libero, al fine di non essere sempre influenzati dal mondo della tecnologia. Costanza, sacrificio e creatività ci hanno permesso di allargare il nostro lavoro ad ogni scuola di ordine e grado. Leggere spesso porta i ragazzi a trovarsi all’interno delle storie che leggevano, trovandosi consolati dal non sentirsi soli. Attraverso i bambini c’è un contagio con le famiglie”.
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