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Poderosa, Bedetti tra la laurea
e la fine della stagione regolare

SERIE B - L'ala di coach Ceccarelli chiude il girone di ritorno sabato, tra le mura amiche, contro Matera. Sarà poi la volta della fase determinante dei playoff, con avversarie ancora da delineare

MONTEGRANARO – È una XL Extralight comprensibilmente rilassata quella che da ieri ha ripreso la preparazione dopo i tre giorni di sosta concessi da coach Gabriele Ceccarelli postumi alla vittoria di Monteroni che, complice il ko di Bisceglie a Perugia, è valso la certezza matematica del primo posto in classifica con una giornata di anticipo. I gialloblù, comunque, vogliono onorare fino in fondo la stagione regolare e prepararsi al meglio ai playoff passando da un buon match sabato sera (ore 20.30) a domicilio contro la Bawer Matera. In casa Poderosa questa settimana parla l’ala Francesco Bedetti (foto).

Bedetti, come avete appreso ed analizzato la notizia della sconfitta di Bisceglie sabato sera?

“Ero davanti al computer a casa a seguire gli aggiornamenti dei risultati: da una parte quello di mio fratello (Luca, che gioca a Cento nel girone B, ndr), dall’altra quello dei Lions. Ho visto che Valdiceppo se la stava giocando, poi sono andati ai supplementari e quando ho visto hanno iniziato a prendere qualche punto di vantaggio ho iniziato a mandare messaggi agli altri scrivendo “Siamo primi ragazzi”.

Con che spirito ora si affronta una settimana che porta verso una partita con pochi significati a livello di classifica?

“In primo luogo, bisogna un attimo riprendere il ritmo dopo i tre giorni di pausa di Pasqua. Le settimane così sono quelle più fastidiose a mio avviso perché magari con delle disattenzioni rischi sempre di farti male. Invece bisogna tenere alta la concentrazione, è ovvio che la menta sia un po’ più leggera visto che il risultato di sabato non cambierà nulla alla nostra classifica. Ma fra 10 giorni iniziano i playoff, bisogna farsi trovare pronti”.

Facciamo un passo indietro, tornando al match di venerdì scorso a Monteroni. Una partita che si è dimostrata molto più complicata di quanto non dicesse la classifica.

“È stata una partita molto difficile, molto importante per loro perché si giocavano la salvezza davanti al loro pubblico e se la sono giocata bene. Ci hanno messo le mani addosso, fatto quello che dovevano per provare a vincerla ma siamo stati bravi nel finale a trovare 2-3 canestri importanti e a tenere botta nel momento più difficile. Quel che conta, alla fine, è il risultato finale”.

Sabato prossimo, invece, arriva Matera, una delle quattro squadre capaci di battervi in campionato ma anche essa già certa del proprio 6° posto con una giornata di anticipo. Che partita sarà?

“Personalmente un po’ di dente avvelenato per il match di andata ce l’ho. A Bisceglie io non c’ero quindi per me quella di Matera è stata la prima sconfitta “sul campo” ed è stata la prima partita che abbiamo davvero approcciato male sin dall’inizio. In più il loro pubblico ci aveva beccato molto e il comportamento di qualche giocatore non mi era piaciuto molto, specie quando la partita era ormai andata. Per cui anche se il risultato non conta, affronteremo la partita con la solita cattiveria agonistica”.

Ancora non è nota l’avversaria nel primo turno playoff. Si è fatto un’idea su chi sia la squadra più dura da incontrare?

“In realtà non ho studiato molto. La cosa importante è che con il primo posto avremo un cammino un po’ più semplice e soprattutto eviteremo Napoli fino alle Final Four. L’ho vista alla Coppa Italia e mi è sembrata davvero un’ottima squadra. Per il resto, il discorso è sempre lo stesso: dovremo approcciare ogni partita in modo giusto, chiunque sia l’avversario che avremo davanti. Altrimenti la figuraccia è sempre dietro l’angolo.

È stato un periodo intenso per lei anche al di fuori della pallacanestro, con la laurea in Scienze Motorie di qualche settimana fa. Ce ne parla?

“È stato un mezzo furto! Ho finito la tesi in due settimane, tra incontri con professori ed email da incastrare tra allenamenti e partite è stato un periodo bello tosto. Forse ho fatto loro anche un po’ pena! Avevo chiesto tutto il giorno libero al coach il martedì dopo San Severo se avessimo vinto, me ne ha dato mezzo, per cui dopo la discussione mattutina a Urbino e una piccola festa con gli amici sono tornato giù per gli allenamenti. Abbastanza sobrio!”


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