Scarponi, il ricordo dei
protagonisti del ciclismo fermano

LUTTO - Cristian Acciarini, Elisio Torresi e Vincenzo Santoni, figure di spicco delle due ruote della nostra provincia in una voce unanime: "Persona speciale, campione anche senza bici"

FERMO – Ha sconvolto tutti la notizia della morte di Michele Scarponi, trasformando un sabato mattina di allenamento in un punto di non ritorno. Classe ’79, nobilissima la carriera del campione corregionale, il vincitore del Giro d’Italia del 2011 ha ovviamente lasciato un ricordo indelebile anche in chi, nella nostra provincia, è dedito con costanza e profitto a dedicare tempo e risorse alla pratica del ciclismo.

“Lo conoscevo di persona, e ho avuto quindi la fortuna di toccare con mano sia la persona che il campione grazie alle diverse cene di fine stagione a cui ho partecipato, messe in piedi dal suo fans club in un ristorante del maceratese – dichiara Cristian Acciarini, presidente della Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano -. Persona speciale, a livello umano senza pari, umile e sempre disponibile. La classica definizione che calzava a pennello è: l’amico di tutti. Mai e poi mai si sarebbe sognato di far pesare ad un interlocutore il suo calibro di ciclista”.

“Persona che ha dato tanto a tutto l’ambiente, con umiltà fuori dal normale. Per lui il lavoro e la famiglia erano tutto – aggiunge un affranto Elisio Torresi, campione italiano Juniores nei lustri andati che fa fatica a contenere l’emozione -. Un personaggio fuori dalla norma, con valori senza pari. Campione anche lontano dalla bici. Navigando in rete ho letto della notizia e sono rimasto letteralmente sconvolto. Mi domando, perché il Signore chiama sempre a se i migliori con tempi fuori dalla normalità?”

“Notizia incommentabile, in certe circostanze meglio il silenzio e la riflessione – il glaciale commento di Vincenzo Santoni, della Gio.Ca Communication, reduce dal successo della Gran Fondo di Porto Sant’Elpidio -. Scarponi è diventato professionista grazie a me, era in calendario la sua partecipazione in qualità di padrino o mascotte al prossimo Meeting di Porto Sant’Elpidio, andremo avanti con un grosso dolore, non sarà facile compensare la grande perdita. Meno parole diciamo e meglio è al momento. Esprimo le più sincere condoglianze alla famiglia, alla moglie Anna conosciuta nel 2002, ed ai genitori, persone squisite”.

Paolo Gaudenzi


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