di Paolo Paoletti
Altri due straordinari appuntamenti primaverili per Tam Tutta un’Altra Musica, entrambi a Porto Sant’Elpidio: dal concerto di Tom Harrell del 28 aprile a quello di Jacob Collier del 15 maggio, una delle rassegne più importanti a livello regionale e nazionale continua a proporre eventi di primissimo piano. Abbiamo intervistato proprio il 70enne trombettista statunitense, originario dell’Illinois, che venerdì sul palco del Teatro delle Api accompagnato da Danny Grissett al pianoforte, Ugonna Okegwo al contrabbasso e Adam Cruz alla batteria.
Tom, dall’Illinois all’Italia, attraversando il mondo, la tua vita è sempre stata piena di musica e di incontri.
“Le emozioni che ho avuto e che ho da tutti questi incontri sono infinite. Ogni persona che ho incontrato è stata un maestro. Perché la vita è una scuola.”
Il musicista che ha cambiato la tua prospettiva?
“Dizzie Gillespie: quando ho ascoltato ‘Night in Tunisia’ per la prima volta ero un adolescente ed è stata una rivelazione. È stata una sorta di nuova sensazione. Sono stato trasportato dallo stile compositivo e dal virtuosismo di Dizzie. E anche dopo aver ascoltato la musica delle swing bands e di New Orleans, ‘Night in Tunisia’ ha sempre continuato ad essere attuale per me.”
In quest’epoca digitale, qual è la tua opinione riguardo i cambiamenti di fruizione e di approccio alla musica da parte delle persone e degli stessi musicisti?
“È la democrazia, eccetto per le persone che non hanno computers o smartphones. Significa che potenzialmente tutti possiamo avere una voce uguale.”
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