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Petracci attacca: “Bilancio preventivo da copia incolla, non pensa alla città”

PORTO SAN GIORGIO - Alessandra Petracci: "La prima parte del documento unico di programmazione non è stata nemmeno rivista, è il copia e incolla di quella di 5 anni fa"

“E’ un bilancio che non pensa al futuro della città. Il bilancio di previsione 2017 ci delude perché l’Amministrazione comunale non pensa a progettare una città diversa e più bella. Non c’è nemmeno il tentativo di vedere se si possono fare risparmi ed efficienze per futuri investimenti”. Inizia così l’attacco della candidata sindaco civica Alessandra Petracci alle gestione delle finanze comunali, nello specifico in merito al bilancio di previsione 2017 del Comune di Porto San Giorgio. 

“Abbiamo analizzato attentamente il documento unico di programmazione (DUP) – spiega la Petracci – che dovrebbe essere lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa dell’ente e che detta le linee guida del bilancio. Qualche dubbio sulla cura con cui è stato redatto ci sorge quando nella parte “entrate correnti e prospettive” si parla ancora di ICI (dal 2011 c’è l’IMU), di entrate dell’anno 2011, di compartecipazione iva 2012 e più avanti sulla San Giorgio Distribuzione si dice che il bilancio 2010 si è chiuso in pareggio e che la società rimane fortemente sottocapitalizzata ed il Comune non ha soldi da impiegare nella ricapitalizzazione. Nella parte che riguarda gli investimenti ancora si parla della vendita della ex Pescheria, dell’area ex Canossiane, del nuovo Campo sportivo nord e via così. Insomma la prima parte del DUP non è stata nemmeno rivista, è il copia e incolla di quella di 5 anni fa”.

Candidata Petracci che passa poi  ad esaminare alcuni punti strategici del programma di governo: ” Ordine pubblico e sicurezza, sono stati stanziati 1.180.438,63 euro e come vengono coperti questi costi? “Per 671.452,73 € annui con proventi art. 208 Cds, autovelox ed infrazioni semaforiche”, in breve multe. Passiamo alla tutela, valorizzazione e recupero ambientale, sono previste spese per 466.425,06 euro finanziati “per € 100.000,00 annui con proventi infrazioni semaforiche e per € 20.000,00 annui con proventi sanzioni art. 31 DPR 380/2001” (abusi edilizi). Per viabilità e infrastrutture stradali si prevede di spendere 4.387.072,14 da finanziare per 2.276.992,66 (2017) con proventi alienazioni immobili 500.000 con il contributo del comune di Fermo per il ponte sull’Ete e ancora “per € 43.157,58 annui con proventi autovelox, per € 172.000,00 annui con proventi infrazioni semaforiche, per € 30.790,04 annui con proventi art. 208 C.d.s”. E per il porto? Non si prevede alcun intervento organico, vengono soltanto stanziati 67.422,00 di fondi regionali residui per i lavoro di dragaggio, praticamente nulla, qualche mareggiata e non si entrerà di nuovo”.

Petracci che passa poi all’analisi politica: “Come avevamo già avuto modo di dire, è un bilancio che si regge sulle multe, e ora ne abbiamo la conferma. Complessivamente in bilancio sono state previste entrate da multe per 1.955.201,70, una enormità. Se i cittadini rispettano il codice della strada il comune va in default, non ci pare che sta cosa qui vada tanto bene. Ora che i soldi della vendita della San Giorgio Energie sono stati spesi, si fa unicamente affidamento sulla cessione dell’ ex Silos per realizzare degli interventi sul lungomare e poi più nulla.
E sul lavoro? In particolare sul lavoro per i giovani, niente non si dice niente, non si prevedono investimenti, non si prevedono azioni, e non va meglio per il turismo e per il commercio, ci sono solo indicazioni di principio e nessun investimento di risorse, solo vaghe dichiarazioni di massima”.

Da qui l’esortazione alla città: “Invitiamo i sangiorgesi ad andare a leggere questi documenti, i documenti di programmazione dell’attività amministrativa redatti negli anni dalle varie amministrazioni, dove dicevano cosa avrebbero fatto, in realtà senza una visione chiara, e poi a verificare i risultati ottenuti e a confrontare quello che lì stava scritto, quello che lì dicevano avrebbero realizzato con i contenuti dei programmi che oggi presentano per le elezioni, e alla fine a trarre le dovute conclusioni. A verificare se chi ha amministrato sino ad oggi, e non parliamo della sola giunta Loira, può essere effettivamente in grado di fare ciò che finora non ha saputo fare, risollevare Porto San Giorgio, contribuire a riportare il lavoro, essere il propulsore per una “ricrescita” turistica e quindi economica. Perché questo oggi serve, questa è la priorità”.


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