Dopo l’inseguimento
abbandona l’auto e scappa a piedi:
braccato dalla polizia

FERMO - L'uomo non si è fermato all'alt degli agenti. Ne è scaturito un inseguimento sulla statale Adriatica e poi, una volta che il sospettato ha abbandonato l'auto, la caccia si è spostata tra vie secondarie e campi. Con il fuggitivo, in auto anche UNA SECONDA PERSONA ARRESTATA DAGLI AGENTI. SI TRATTA DI UN 25ENNE DI ALBA. Nella fuga i due hanno usato una sirena bitonale di quelle in uso alle forze dell'ordine

di Andrea Braconi e Giorgio Fedeli

Prima il rocambolesco inseguimento, poi l’incidente e la fuga a piedi, tra i campi e le viuzze di Casabianca. Con la polizia alle calcagna. E sembra proprio che quell’uomo, in auto con una seconda persona arrestata dalla polizia, abbia ormai i minuti contati. Nella tarda mattinata di oggi un uomo non si è fermato all’alt della polizia. Invece di scalare la marcia, in zona Lido Tre Archi, ha premuto il piede sull’acceleratore. Forse pensava di seminare i poliziotti. Vana speranza. Gli agenti del commissariato, guidati dal dirigente Leo Sciamanna, si sono lanciati nell’inseguimento fino a costringere, almeno stando a una prima sommaria descrizione dell’accaduto, l’uomo ad abbandonare l’auto dopo essere finito con l’auto, una Bmw station wagon, contro un muretto, e a scappare a piedi.  Il sospetto infatti si è lanciato nei campi. Da lì le ricerche incrociate dei poliziotti, alcuni a piedi hanno perlustrato campi, vie e cortili interni delle case tra Casabianca, Lido di Fermo e Lido Tre Archi, altri con le volanti a setacciare strade principali e secondarie sulla costa fermana. Con la caccia all’uomo ancora in corso, la Bmw usata per la fuga, risultata con targa finta, è stata posta sotto sequestro dagli agenti.

Il dirigente del commissariato, Leo Sciamanna

“Personale della Sezione Anticrimine – la ricostruzione dell’accaduto da parte del commissariato di Fermo – nella mattinata odierna era impegnato in una attività volte alla prevenzione e repressione dei reati predatori sulla costa fermana. Verso le ore 12.30, in località Lido Tre Archi ha notato in transito una Bmw station wagon di colore blu con a bordo due persone mai notate in quel quartiere. L’equipaggio ha deciso quindi di seguire l’autovettura per sottoporre a controllo i due occupanti. In movimento gli operatori hanno verificato, interessando la sala operativa del Commissariato, la targa che risultava apposta sul veicolo. Il risultato dell’accertamento confermava i sospetti degli operatori dal momento che la targa risultava abbinata ad un veicolo non corrispondente a quello che li stava precedendo. Gli agenti hanno deciso quindi di proseguire il pedinamento con discrezione ritenendo possibile che gli occupanti del mezzo potessero contattare qualche “ricettatore” abitante nella zona. Ad un certo punto la Bmw, dopo aver percorso alcune vie interne al quartiere si è immessa nuovamente sulla ss16 in direzione sud. Gli operatori hanno a quel punto deciso di intimare l’alt al veicolo che, però, anziché arrestare la marcia, ha accelerato, addirittura inserendo una sirena bitonale identica a quella in uso alle forze di polizia e ciò al fine di farsi facilmente largo nel traffico. Iniziava quindi un rocambolesco inseguimento a forte velocità che si concludeva più avanti allorquando il veicolo inseguito imboccava, forse credendolo una via laterale, un piazzale sulla sinistra privo di sbocco. Il conducente dei veicolo, data l’alta velocità, è andato a cozzare contro un muretto di recinzione. I due occupanti, scesi rapidamente dal veicolo si sono dati alla fuga a piedi. Sul posto, frattanto, sono arrivati altri equipaggi del Commissariato informato di quanto stava accadendo. Gli operatori, postisi alla ricerca dei due fuggiaschi ne hanno rintracciato uno a Lido di Fermo che veniva prontamente bloccato ed accompagnato in commissariato. Anche l’auto utilizzata dai due è stata posta sotto sequestro e fatta trasportare in Commissariato.  Si evidenzia che nel proseguo gli operatori risalivano alla targa effettiva del mezzo, coperta da quella falsa apposta sopra, che risulta intestato ad una persona residente nel cuneese, esattamente ad Alba con precedenti penali per reati contro il territorio. Anche il giovane rintracciato dopo l’inseguimento, ed identificato per A.N. del 1992, risulta provenire dalla città di Alba. Anche quest’ultimo annovera numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio.  Il giovane, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria di Fermo”.

 


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