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Lucio Doria e suoi “Frammenti” per Amatrice, chiude la rassegna letteraria

PEDASO - Chiusura del ciclo di incontri culturali affidata a Lucio Doria presso la sala BIMP di Via de Gasperi alle ore 17.15 sabato 29 aprile. A seguire degustazione di vino curata dalla cantina “Di Ruscio” di Campofilone

Ultimo appuntamento per la rassegna “Liberi incontri con l’autore” promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pedaso guidato da Paolo Concetti. In occasione della presentazione del libro “Frammenti. Un libro per Amatrice”, come già avvenuto in altre presentazioni, l’autore devolverà metà del ricavato dalle vendite, a favore dei terremotati della cittadina laziale colpita gravemente dal sisma. Alla presentazione interverrà l’autore Lucio Doria, accompagnato con musiche curate da Dario Aspesani e le voci narranti di Giorgio Dai Checchi, Giulia Segreti, Marco Cognigni e Daniele Falconi.
“Sono felice di chiudere la rassegna con la poesia di Lucio – afferma l’assessore alla Cultura, Paolo Concetti, promotore dell’iniziativa – perché il libro Frammenti è una raccolta di poesie con raffigurazioni fotografiche composite, in bianco e nero, aforismi e brevi racconti che rappresenta la volontà di comunicare attraverso le parole”. Una rassegna, quella che si chiuderà a Pedaso presso la sala BIMP in Via de Gasperi alle ore 17.15 di sabato 29 aprile con il sottotitolo “La letteratura può creare indipendenza”.
Una delle ultime critiche definisce così il poeta sangiorgese Lucio Doria: “personaggio ieratico, con una originale solennità, tutta composta all’apparenza, ma con un incedere sostenuto e velato, di sana sicumera. Personaggio istrionico con atteggiamenti seduttivi ed emotivamente impulsivi, modalità teatrali, alla continua ricerca di novità per completare la sua poliedrica personalità.
Un appuntamento da non perdere sabato 29 aprile che si concluderà con degustazione di vino curata dalla cantina “Di Ruscio” di Campofilone.
Doria è un filosofo che ama lo stupore, l’inquietudine, specialmente quando si scaglia contro l’odiosa mediocrità umana, la libertà dell’individuo, contro ogni convenzionalismo ed ogni parata ipocrita, diventano i capisaldi delle sue opere, conditi da critica sociale ed indagine psicologica, Doria disdegna le strade battute, cerca ragioni inesplorate, vive nella sua indipendenza, percepisce in modo inconsueto perché prova a creare concordanze, tra il mondo in cui vive e il mondo in cui vive lui.


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