Il Verde Mare non riaprirà. La comunicazione arriva da Fulvio Riccio, presidente del Comitato Salviamo il Verde Mare, direttamente dalla sua pagina Facebook subito dopo aver ricevuto la telefonata del legale del camping.
“Ringrazio i membri del Consiglio – scrive Riccio – che, ancora una volta, sono stati disponibili a scendere fin qua ieri ed oggi per cercare di trovare fino all’ultimo una soluzione, che però è stata impossibile da trovare. La colpa è di tutti: della Procura che ha richiesto addirittura la vigilanza armata certificata per i beni sequestrati con spese a carico della società, alla proprietà (in verità solo una parte della proprietà) che ritiene antieconomica l’apertura, quando in realtà è certamente più anti-economica la chiusura e senza minimamente ipotizzare possibili strade alternative”.
Per Riccio, quindi, è tutto finito. “Il campeggio non riapre e anche se oggi la proprietà non l’ammette, la mia sensazione è che si vada verso un fallimento certo e quindi verso la chiusura dell’attività. Noi faremo tutte le iniziative volte a tutelare le nostre proprietà, studiando anche la perseguibilità di azioni legale rivolte non solo al camping, ma direttamente ai soci del camping. I nostri legali – conclude – sono già al lavoro”.
Fulvio Riccio
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