“Interveniamo sulla questione dello svolgimento delle primarie del Pd a Porto Sant’ Elpidio non per fare un’analisi dell’affluenza al voto che si commenta da sola, ma per evidenziare che ciò che è stato artificiosamente fatto passare come un ‘successo di democrazia’ altro non è che l’ultimo flop di una lunga serie iniziata alcuni anni or sono”. Torna all’attacco il Movimento 5 Stelle elpidiense, dopo le polemiche sul bilancio comunale, questa volta ad essere prese di mira sono le primarie del Partito Democratico che hanno visto il ritorno di Matteo Renzi come segretario. “A cominciare dal progressivo ed inesorabile calo degli iscritti negli anni, per finire ad un evidente calo dei votanti rispetto alle ultime primarie. Questo a testimonianza del fatto di come il Partito Democratico abbia smesso di essere quello schieramento nel quale i cittadini più bisognosi, i ‘diseredati’, gli ‘ultimi’, in costante crescita, vedevano il proprio punto di riferimento volto alla tutela dei loro bisogni ed interessi primari. Anche riguardo alle modalità di gestione ed espressione di questo fulgido esempio di democrazia vogliamo porre l’attenzione sulle modalità di scelta delle sedi dove le elezione sono state svolte. Infatti sono state scelte le sedi delle associazioni di quartiere di San Filippo, Marina Picena e Feleriense e dobbiamo finalmente constatare, qualora ve ne fosse bisogno, che queste associazioni di quartiere hanno gettato la maschera e si siano rivelate per quello che in effetti sono, succursali della sede del Partito Democratico – proseguono i membri del movimento pentastellato – tutto questo alla faccia della tanto declamata imparzialità e terzietà riportata a chiare lettere anche all’interno dei relativi atti costitutivi statuti dove si legge che le stesse hanno carattere apolitico”.
m.d.s.
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