Capriotti e Vesprini (M5S): ‘L’area portuale
e i grattacieli di sabbia,
quello che gli altri non dicono’

PORTO SAN GIORGIO - I candidati a consigliere nella lista del Movimento 5 Stelle: "Dalla logistica ai costi passando per lo smaltimento. Ecco cosa non vi dice chi vi promette che toglierà quella montagna inerbita di sabbia. "

“Siamo in campagna elettorale, ce ne siamo accorti, idee, proposte, attacchi politici e nuove asfaltature sbocciano come fiori in primavera! Una proposta in particolare sembra essere “l’acchiappavoti per eccellenza”, ovvero quella di ripulire l’area portuale dalla sabbia ammassata lì negli anni scorsi. Noi del M5S, cittadini prima che politici – fanno sapere Antonella Capriotti e Domenico Vesprini, candidati consiglieri per il MoVimento 5 Stelle – non vogliamo cavalcare l’onda del consenso e fermarci a dire: ‘Puliremo tutto e subito’, no perché tale proposta va argomentata, spiegata nei dettagli. Cominciamo dalla cosa più banale, che di banale non ha niente: dove portare tutti quei metri cubi di materiale inerte? E soprattutto, come? Il Comune dispone di idonei mezzi meccanici in grado di operare o bisognerà ricorrere a qualche ditta esterna? Il tutto avrà un costo, considerando uomini, escavatori, camion e carte da produrre potrebbero non bastare 20 mila euro. Li abbiamo in cassa? Ecco cosa non vi dice chi vi promette che toglierà quella montagna inerbita di sabbia. Andranno fatte analisi chimiche specifiche alla sabbia accatastata e non alla sabbia ancora in mare, rispondenti al D.Lgs 152/2006 (Testo Unico Ambientale), le quali forniranno indicazioni tecniche sulle reali possibilità di utilizzo di tale sabbia. Successivamente, se dalle analisi risultasse che non sono presenti tracce di inquinanti oltre il limite consentito dalla norma e senza procedere al rimescolamento della stessa per abbassarne i valori, e se conformi, si potrebbero utilizzare ripascendo l’arenile di spiaggia, specialmente nel tratto centrale della costa sangiorgese. Come finanziare tale manovra? Attraverso i fondi stanziati ogni anno nel periodo pre-estivo dal Dipartimento Difesa della Costa della Regione Marche ad esempio, oppure, tramite la vendita e/o lo scambio a fronte dell’esecuzione dei lavori, come previsto dal manuale Icram redatto dal Ministero dell’Ambiente, del materiale in questione che ha un suo mercato all’interno dell’edilizia generale. Ovviamente non è da scartare l’ipotesi smaltimento totale anche se si dovrà tentare qualsiasi cosa per evitare che questo materiale finisca in discarica. Le promesse elettorali sono sempre gratis, mantenerle no. L’obbiettivo del M5S è quello di attuare una manovra che salvaguardi l’ambiente, le tasche dei contribuenti e renda fruibile nuovamente l’area portuale, questa è la promessa che il M5S fa alla città, voliamo alti”.

 


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