di Sandro Renzi
Si è fatta attendere Forza Italia. Alla fine, a sei giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste, anche gli azzurri sono usciti allo scoperto. Si tratta della sesta formazione in appoggio al candidato sindaco Andrea Agostini. Ecco i nomi: Carlo Del Vecchio (imprenditore), Massimo Iacopini (avvocato), Giorgio Cognigni (ingegnere), Alessandro Lanchini (commercialista), Samuele Spedaletti (ingegnere), Francesco Capasso (avvocato), Morena Santarelli (imprenditrice), Chiara Mazzoni (studentessa), Lorenzo Poggi (studente), Vincenzo Catena (ufficiale polizia giudiziaria), Antonella Amurri (imprenditrice), Erika Ciarrocchi (dipendente), Morena Torresi (estetista), Marco Sgariglia (barman), Marisa Palazzesi (impiegata), Marco Montanini (imprenditore).
Jessica Marcozzi, coordinatore provinciale di Fi, apre le danze in una affollata sede elettorale, quella di viale Don Minzoni. “Fare il sindaco è difficile. In questi cinque anni l’amministrazione è stata ferma, senza idee e progettualità. Agostini ha invece le qualità e la capacità di far tornare Porto San Giorgio ad un gioiellino per il Fermano.” Parole di fuoco verso la giunta Loira. “Da consigliera regionale i primi atti sono stati a sostegno del dragaggio e dei vongolari. Ma cosa hanno fatto le amministrazioni Pd in regione ed in comune per risolvere queste due criticità? Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e tornare ad amministrare la città”.
E’ poi la volta del candidato sindaco Andrea Agostini, fianco a fianco al suo vecchio “nemico storico”, l’ex assessore Carlo Del Vecchio. Ed è proprio dallo “strappo personale ricucito” che Agostini parte “perché la situazione lo richiede, Porto San Giorgio è una città depressa. L’unico volano che abbiano è il porto rimasto fermo al palo. Arriviamo a dire no all’idea progettuale che aveva Agostini ma non si è fatta alcuna proposta in questo quinquennio”. E’ un candidato che spara a zero dalla sicurezza alle tasse, dalla perdita di una rappresentanza provinciale “per litigi interni al Pd ed a questa amministrazione” al T-red installati in due incroci chiave. Nel mirino sempre e solo l’esecutivo di centrosinistra. A spiegare le motivazioni che hanno spinto gli azzurri a convergere sulla figura dell’ex sindaco è Giorgio Cognigni, coordinatore di Fi a Porto San Giorgio. “Lo abbiamo scelto perché la città è come un cadavere. E’ lui l’unica via possibile per risvegliare Porto San Giorgio dalla sonnolenza”. Anche Massimo Iacopini ha rimarcato la necessità di invertire una tendenza. “Città distrutta nel turismo e commercio, le due vocazioni storiche di questa città. Basta guardare i numeri. Anche Porto Sant’Elpidio ci ha superato. Per non parlare del commercio. Negozi ed attività chiuse ovunque. Se una città vocata a turismo e commercio in questi anni è andata indietro, mi domando se dobbiamo proseguire su questa strada o se dobbiamo piuttosto prendere la medicina” ha detto l’avvocato sangiorgese. Forza Italia insomma si candida a trasformare la città anche sulla sicurezza. “Ci vogliono persone che hanno voglia di risolvere le questioni. Agostini è l’unico in grado di farlo”.
Il capogruppo azzurro Carlo Del Vecchio torna sulla lite con Agostini che tanto fece discutere l’agone politico e non solo. “Litigare si può, come tra fratelli, ma dopo troviamo sempre la quadratura del cerchio. Insieme affronteremo di nuovo i problemi della città. Agostini è ed è stato un galantuomo. Litigare è costruttivo. Non ci sono problemi”. Del Vecchio mette così la parola fine alle polemiche sulla reunion. Pace fatta, anche con le scuse che lo stesso Agostini ha rivolto a Del Vecchio oltre un mese fa, e si butta capofitto sui problemi che la prossima giunta dovrà affrontare. A partire dal porto. “E’ il volano per dare lavoro ai giovani –tuona- dobbiamo affrontare il tema sicurezza, riportare i giovani a Porto San Giorgio, ma anche investire nell’ambiente” le parole di Del Vecchio. “Da domani dobbiamo andare a cercare voto per voto, nelle case, tra le famiglie” l’appello rivolto infine agli elettori.
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