di Alessandro Giacopetti
Inaugurata ieri, sabato 6 maggio, alla BIMP di “Pedaso Vecchia” la mostra “Mario Dondero. La distilleria Ciarrocchi”, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con associazione Altidona Belvedere e Fototeca provinciale di Fermo.
Alle pareti, sono esposte 20 fotografie in bianco e nero scattate dal fotoreporter Dondero per l’edizione del 2004 di Sguardi stranieri, progetto ideato da Angelo Ferracuti e realizzato dall’Unione Comuni Valdaso che ha unito immagini alle parole dello scrittore fermano. Una distilleria, quella di Ciarrocchi, che diventò punto di riferimento anche per cittadini dei Comuni vicini a Pedaso attratti dal Nectar definito ”liquore degli dei” ma anche dal mistrà. Una inaugurazione nel giorno del compleanno di Mario Dondero (Milano, 6 maggio 1928), che, se fosse ancora vivo avrebbe avuto 89 anni.
Durante la presentazione è stata il sindaco Barbara Toce a ricordare che “tempo fa i parenti di Ciarrocchi, in particolare la sorella Maria Enrica, avevano manifestato l’idea di donare la distilleria al Comune per fare un nuovo centro culturale e per restituirlo in qualche modo alla cittadinanza. Sarebbe bellissimo perché è forse una delle poche cose antiche e caratteristiche di Pedaso che è rimasta, un emblema del suo importante passato”. La sede della distilleria è riconoscibile a tutt’oggi dal logo ancora presente all’esterno di un edificio che si trova lungo la Strada Statale 16, nella parte sud di Pedaso, all’altezza della Stazione Ferroviaria.
Laura Strappa, compagna di Mario Dondero ha sottolineato la felice coincidenza dell’inaugurazione nel giorno del compleanno del fotografo, partendo dal significato della parola inglese “Serendipity, che significa che le cose accadono per caso, dando vita ad una concomitanza felice che può portare alla realizzazione di ciò che si pensava fosse irrealizzabile”. Dopo aver ringraziato la Fototeca Provinciale e Pacifico D’Ercoli per il grande lavoro che da tempo sta facendo, Laura Strappa ha parlato della filosofia del lavoro di Mario: “Mario partiva con una idea e poi altre idee venivano man mano, con costante apertura verso le cose che accadevano, lui era capace di rovesciare le situazioni, senza arrendersi all’evidenza ma confidava nella buona sorte. Questo emerge stasera con molta forza”.
Lo stesso Pacifico D’Ercoli ha raccontato “ho avuto la possibilità di registrare e conservare il colloquio tra Dondero e Umberto Ciarrocchi, durante il quale Mario tirò fuori lo spirito di reporter e giornalista, facendo le domande e il titolare ha raccontato la storia della distilleria”. “Un appuntamento per un piccolo comune con la mostra di un grande fotografo, – ha aggiunto Paolo Concetti, assessore alla Cultura di Pedaso – simbolo dell’amore che c’era in lui per la fotografia stessa, e testimonianza di ciò che è stata la distilleria stessa. Anche se il budget non è altissimo, l’impegno per realizzarla e per realizzare l’annesso catalogo è stato grandissimo”.
Al termine della presentazione è stato proiettato quindi il filmato della durata di 9 minuti.
La mostra sarà aperta fino al 4 giugno, nel pomeriggio dalle ore 17 alle 19.
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