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Thomas Beretti: “Un piacere partecipare a questo raduno di matematici, la preparazione che ho seguito mi servirà in futuro”

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA - Di ritorno da Cesenatico, lo studente 19enne del liceo scientifico "Carlo Urbani" di Porto Sant'Elpidio racconta la sua esperienza nella finale nazionale dei giochi matematici

 

di Leonardo Nevischi

La stessa matematica che per moltissimi studenti è una delle materie più ostiche da affrontare, per Thomas Beretti, studente del V anno del Liceo Scientifico “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio, è un vero e proprio diletto.

Il giovane Thomas, dopo essersi qualificato primo sia alla gara di primo livello delle Olimpiadi della Matetematica, sia a quella di secondo livello, venerdì scorso, ha partecipato alla finale nazionale di Cesenatico, dove si è potuto confrontare con oltre 300 studenti provenienti da tutta Italia. “La gara di venerdì ha trattato problemi particolari, di solito si proponevano problemi dove anche con nozioni base si poteva arrivare alla soluzione, mentre quelli di quest’anno mi sono sembrati abbastanza tecnici – ha commentato Thomas di ritorno dall’Emilia Romagna -. Ho avuto conferme di questa mia impressione da altri ragazzi che hanno partecipato alla finale con me ed è stato un peccato che quest’anno sia andata così personalmente”. Thomas non nasconde la delusione, per una prova che non è andata come sperato, ma vede tuttavia il bicchiere mezzo pieno. “Cesenatico è una bella città e mi ha fatto piacere poter partecipare a questo ‘raduno’ di ragazzi legati, come me, dalla passione per le scienze matematiche”.

Il 19enne di origini milanesi a giugno dovrà affrontare l’esame di maturità, altro test importante con cui mettersi alla prova. “Circa un mese e mezzo fa mi hanno detto che sarei passato alle finali nazionali e avevo 2 scelte: non studiare niente e prepararmi per l’esame di maturità o dedicare almeno un paio di ore al giorno alla matematica per cercare di allenarmi e colmare alcune lacune. Ho scelto la seconda opzione e ho notato che la preparazione stava andando inaspettatamente molto bene – rivela Thomas -. Sulle prove degli anni passati riuscivo ad ottenere spesso buoni punteggi, anche se studiando da solo, in poco più di un mese, mi accorgevo della mancanza di diverse conoscenze che a scuola non fanno parte del programma ordinario”.
Lo studente del polo “Einaudi” conclude con positivismo e determinazione per le sfide future. “Nonostante per me quest’anno non sia andata nel migliore dei modi, la preparazione che ho fatto è stata comunque piacevole e mai noiosa. Credo che quello che ho studiato mi servirà per il futuro”.

 


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