Il senatore Mario Morgoni
di Federica Nardi
Giorni caldissimi per gli sfollati sulla costa che non vogliono andarsene dalle strutture dove da mesi sono ospiti. Ma la loro volontà cozza con quella dei titolari che vorrebbero essere liberi per la stagione estiva. “La Regione e il commissario Vasco Errani devono scongiurare l’ipotesi di trasferire ancora queste persone – dice il senatore Mario Morgoni – anche se questo comporta spendere di più per tenerli dove sono. Altrimenti al danno del terremoto si aggiunge la beffa”.
Il comitato “La terra trema noi no” il 2 maggio è stato ricevuto in prefettura
Con il turismo stagionale che bussa alle porte di camping e alberghi della costa, i contratti con la Regione in scadenza e le casette ancora da consegnare, il destino delle migliaia di sfollati del Maceratese rischia di trasformarsi in un esodo. Una situazione segnalata a più riprese dal comitato “La terra trema, noi no” che ha più volte chiesto, anche al prefetto, di non disgregare ulteriormente le comunità che hanno ormai trovato un equilibrio nelle strutture dove sono ospitate (leggi l’articolo). E su questo Morgoni ha qualcosa da dire anche ai titolari: “Ci sono strutture turistiche che per mesi hanno beneficiato della situazione, con un numero di ospiti che molti non hanno mai visto nella loro esistenza. Oggi dicono che non c’è un rapporto contrattuale e che loro hanno fatto il massimo. Ma il massimo di che? Le strutture non sono state certo utilizzate a loro danno. Adesso queste persone nell’essere spostate soffrirebbero un ulteriore disagio e credo sia anche compito delle strutture cercare di individuare una soluzione ragionevole insieme alla Regione. Senza per questo compromettere la loro attività. Se parliamo di un territorio che è stato colpito in modo molto forte mettiamocela tutta tutti quanti. Una volta tanto alla parola solidarietà gli si dia anche concretezza”.
Da sinistra il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio
Certo, il problema è più ampio: “Bisogna rivendicare la peculiarità della situazione specifica delle Marche – dice Morgoni – e della provincia di Macerata. Non è pensabile istituire un commissario per Comune ma forse per la Regione sarebbe da pensare un profilo diverso, con più poteri per il presidente. Se per il prossimo inverno non abbiamo fatto qualcosa non so se il terzo lo raccontiamo. Abbiamo massimo sette mesi per lavorare intensamente, ma a partire da oggi. Il commissario Errani deve rendere l’ordinanza sulla ricostruzione lieve più chiara così come i passaggi. Sono arrivati pochi progetti, i tecnici non capiscono i parametri oggettivi per redigerli e non sono chiari nemmeno i criteri con cui saranno valutati. Non abbiamo mesi di tempo ma settimane”. Stesso discorso per la microzonazione sismica: “È un strumento che deve partire subito per capire dove si può ricostruire”. Intanto nel pomeriggio si svolgerà un vertice in prefettura, a Macerata, con i sindaci e la Regione. Il tema è il trasferimento degli sfollati
Arrivano i turisti sulla costa, 389 sfollati devono lasciare i camping
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