Si terrà venerdì 12 maggio, a partire dalle ore 21.30 nella sala consiliare di Amandola, l’incontro con i rappresentanti della Cambridge University e dell’Università Politecnica di Ancona per discutere il piano strategico di ricostruzione e prevenzione del rischio sismico. Una prima “idea progetto” che si prefigge, come sfida centrale, quella di mantenere in vita comunità e patrimonio ambientale e culturale di indubbio valore per la sua storia millenaria, ma allo stesso tempo di grande fragilità.
“I recenti eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale, con inusuale intensità e continuità e in un’area molto vasta, lasciano prefigurare una nuova importante emergenza per il nostro Paese – ha dichiarato professor Antonello Alici dell’Università Politecnica delle Marche e coordinatore del progetto -. Non basta più rincorrere gli eventi, è necessario cambiare strategia e operare per il medio-lungo termine. Le risorse economiche e umane che saranno rese disponibili vanno impiegate per la prevenzione e anche per la preparazione delle popolazioni alla convivenza con un fenomeno che può essere tenuto sotto controllo”.
Amandola si candida per diventare la sede di un ‘laboratorio permanente di ricerca e sperimentazione’ nei campi dell’architettura e degli studi urbani, della costruzione e dell’ingegneria strutturale, della storia dell’arte e dell’architettura, degli studi demo-antropologici, della sociologia e dell’economia.
“Questa città, per la sua storia, il suo patrimonio e la sua strategica posizione territoriale, può essere la sede per sperimentare un piano strategico pilota per la ricostruzione e la prevenzione del rischio sismico – continua il professor Alici -. L’approccio al problema deve essere il più ampio possibile, prevedere una sinergia tra varie discipline, da quelle tecniche a quelle umanistiche e socio-economiche, e vedere al centro l’interesse e il benessere dei cittadini”.
In accordo col sindaco Adolfo Marinangeli, è stato già stabilito un primo piano di visite e sopralluoghi ad Amandola per discutere le linee prioritarie del progetto e per discutere la fattibilità di una summer school che avvii il ‘laboratorio permanente di ricerca e sperimentazione’. A tutto questo hanno collaborato, oltre al professor Antonello Alici, Università Politecnica delle Marche – The Martin Centre for Architectural and Urban Studies dell’Università di Cambridge, il professor Robin Spence, University of Cambridge – Cambridge ArchitecturalResearch Ltd, e l’architetto Luca Leone, Cambridge ArchitecturalResearch Ltd.
L’incontro con i cittadini e i tecnici del territorio ha lo scopo di avviare un percorso condiviso. “La comunità ha affrontato unita il grave momento di difficoltà e dolore imparando a gestire l’emergenza e a proporre nuove strategie per affrontarla – ha dichiarato il sindaco Marinangeli -. Noi siamo pronti a ripartire,pronti e carichi dell’entusiasmo necessario a scrivere, tutti insieme, questo nuovo capitolo della nostra storia s salvaguardia dell’interno territorio montano”.
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