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Più aree di attesa e centri di accoglienza: Monte Urano e il nuovo Piano di Protezione Civile

EMERGENZE - Approvato dal Consiglio comunale lo scorso marzo, il documento proposto dall'assessore Massimo Brasili prevede importanti novità

di Andrea Braconi

Insieme a numerosi Comuni del Fermano, anche Monte Urano ha subito danni significativi a causa degli effetti della sequenza sismica iniziata nell’agosto 2016. Dalle scuole al Cineteatro Arlecchino, passando per alcune abitazioni private, la città porta ancora i segni di una fase complicata che è stata però affrontata con determinazione sul versante istituzionale.

Una situazione che ha portato, tra le altre iniziative, ad aggiornare il Piano di Protezione Civile con diverse modifiche, come evidenziato nell’apposita delibera approvata dal Consiglio comunale nel mese di marzo.

“Si tratta di un Piano – aveva rimarcato in quell’occasione l’assessore Massimo Brasili, che aveva presentato il documento insieme al funzionario Andrea Marziali – che rappresenta una strumentazione attraverso la quale l’Amministrazione comunale cerca di fare fronte a tutte le emergenze. Questo è già presente all’interno del Comune, però viene spesso modificato proprio in virtù del fatto che si cerca di attuare sempre le migliori soluzioni possibili per avere meno sorprese. Questo Piano è stato portato avanti e modificato anche grazie al gruppo del volontario della Protezione Civile di Monte Urano e precisamente grazie anche al volontario e geologo Vincenzo Tera che ringrazio”.

Oltre ad un’evidenziazione della cartografia allegata (con l’aggiunta anche della microzonazione sismica) e la previsione di appendici come documenti operativi importanti (piano neve, piani evacuazione scuole, numeri telefonici, elenco ditte) da aggiornare periodicamente, il nuovo Piano prevede:

– un aggiornamento dei dati della popolazione cittadina, con riferimento alle varie zone del territorio e alle varie tipologie di rischio;

– l’ampliamento delle aree di attesa e dei centri di accoglienza prevedendo, oltre alla palestra comunale, anche la piastra geodetica coperta in zona CAM e la struttura del Centro Sociale in via Stadio;

– l’eliminazione della parte contenente i vecchi dati sulla distribuzione degli edifici per classi di vulnerabilità, non più corrispondenti alla realtà;

– l’inserimento di disposizioni relative alle procedure operative, concordate con le scuole, da osservare in caso di eventi sismici e conseguente evacuazione degli edifici.


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