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Torresi sul futuro di Fermo:
“Meglio banali ma efficaci piuttosto
che innovativi e falliti”

POLITICA - L'assessore al commercio risponde alle polemiche sollevate nei giorni scorsi, in particolare da parte del consigliere di opposizione Massimo Rossi

L’assessore Mauro Torresi

Tirato in ballo più volte in questi giorni, l’assessore al commercio Mauro Torresi mette nero su bianco le sue riflessioni sulla Casina delle Rose e sul futuro della città.

“Tanto interesse intorno all’argomento Casina delle Rose è un segno tangibile di quanto, i nostri concittadini, siano attenti e vigili su tutto quello che riguarda la nostra città – scrive Torresi – . Tutto questo ci incoraggia ancora di più affinché si riesca, in ogni nostra decisione, a fare sempre il meglio per noi tutti. Proprio per questo nell’affrontare argomenti così delicati e che hanno tanto peso nel progetto di città che noi vogliamo, ci si dovrebbe spogliare da tutti i pregiudizi che possono limitare il nostro sguardo verso una visione futura.

Abbiamo assistito in questi giorni a tanti interventi, più o meno apprezzabili, più o meno condivisibili, sull’argomento. Alcuni utili, altri, solo spot, altri ancora vergognose calunnie che come direbbe qualcuno dovrebbero essere approfonditi nelle sedi opportune. Proprio in presenza di tanti punti di vista diversi un’amministrazione si deve far carico di decidere. E questa decisione deve essere guidata da un fine che è quello dell’interesse della città e dei cittadini tutti. In questi 2 anni abbiamo dimostrato, senza tema di smentita, di volere e di lavorare con tutte le nostre forze per una rinascita di Fermo, dopo un periodo di colpevole stagnazione dovuta anche all’incapacità di prendere decisioni, perché a volte impopolari. La cosa bella di un amministratore non è, come ho sentito più volte dire dal consigliere Rossi, trovare soluzioni innovative ed esclusive, ma trovare soluzioni buone, indipendentemente dal fatto che siano nuove o già viste. Meglio essere banali ma efficaci piuttosto che originali, innovativi ed esclusivi ma fallire.

L’indubbia esplosione di Fermo in termini di afflussi turistici nel periodo pre terremoto, ha messo in evidenza un’assoluta necessità di strutture ricettive nel nostro territorio, e la Casina delle Rose altro non deve rimanere che una struttura ricettiva funzionante. Quindi come si può notare, non si tratta di voler fare gli scienziati, bisogna soltanto creare le condizioni affinché una struttura, creata per essere un hotel, ricominci a fare l’hotel e ricominci a farlo in tempi brevi. Per fare questo la ricetta è tanto semplice quanto complicata, servono soldi e capacità. E si sa bene che quando si parla di investimenti non parliamo di soldi del Monopoli di cui disporre a nostro piacimento, ma di soldi veri, soldi dei cittadini che un’amministrazione responsabile non può distrarre da quelli che sono, purtroppo, le quotidiane incombenze come strade, scuole, servizi sociali ecc.

Un amministratore invece, deve cercare di attrarre capitali privati, da reinvestire poi nella città per renderla migliore per il cittadino e più interessante per il turista, creando un volano che alla fine riesca a portare ricchezza alle attività del territorio e, di conseguenza, alla cosa pubblica. Quindi la cosa migliore da fare, con i presupposti da me indicati, non può essere che quella di affidare a privati la struttura della Casina delle Rose. Farlo dandola in gestione è stato tentato diverse volte in passato con risultati nulli, percio’ ritengo che il tentativo di venderla sia la soluzione migliore e più logica con impegni e regole che salvaguardino naturalmente il valore storico e del contesto nella quale la Casina e’ inserita.

Quando in occasione di un incontro tra candidati sindaci io dissi scherzando che mi piaceva immaginare mature signore straniere piene di gioielli scendere dal Girfalco per visitare la nostra bella città, le nostre coste, i nostri musei, le chiese, acquistando souvenir nelle attività di fermo, gustando i nostri prelibati prodotti enogastronomici evidentemente lo dicevo per inserire un elemento di ilarità , ma un bell’hotel a 7 stelle e non a 5 per non fare pubblicità al movimento politico lo immagino e lo auspico in un futuro molto prossimo.


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