redazione CF
Con le note del brano di Federico D’Annunzio “La mia città” Nicola Loira ha ufficialmente aperto da Piazza Bambinopoli la sua campagna elettorale per una riconferma alla guida della città di Porto San Giorgio.
Subito un ringraziamento allo stesso D’Annunzio, che ha voluto regalare al sindaco uscente un brano che caratterizza, ha affermato Loira, la storia di Porto San Giorgio.
“Siamo qui per condividere un progetto che stiamo costruendo insieme, e di questo ringrazio tutti. Per noi il programma elettorale non è un dato obbligatorio, ma qualcosa di straordinariamente importante, è l’elemento fondativo del nostro stare insieme. Il programma, più che il nostro progetto, è la ragione più profonda del nostro impegno per Porto San Giorgio. L’ho dimostrato in questi anni e per questo ho voluto che intorno al programma amministrativo uomini e donne che amano questa città e che potessero ritrovarsi in tutta un’altra storia. Una storia che si lasciasse alle spalle conflitti, polemiche, interessi personali e risse degli ultimi venti anni, una storia capace di guardare al futuro pur sapendo che abbiamo una storia di cui siamo orgogliosi ma che è il passato. Dobbiamo avere la forza per guardare avanti e lo possiamo fare soltanto se riusciamo a costruire insieme una forma nuova, come abbiamo dimostrato in questi anni”.
Una scelta non casuale, quella della Piazza Bambinopoli. “Questo luogo è il simbolo di una politica che ha la forza e la capacità di scegliere. Dopo 50 anni abbiamo recuperato questo spazio polveroso e ridato dignità una delle parti più importanti della città. Porto San Giorgio non può fermarsi, deve andare avanti nel suo processo di riqualificazione, dobbiamo continuare a recuperare i nostri spazi. Questa è e deve continuare ad essere una città per tutti, vivibile: questa è la nostra missione per i 5 anni che abbiamo davanti”.
Tra le priorità il lungomare. “Entro la fine di quest’anno dovremo licenziare un processo definitivo di riqualificazione che si colleghi con il progetto del ponte sull’Ete fatto il Comune di Fermo, che niente e nessuno potrà fermare. Faremo il ponte e da lì partirà una pista ciclabile, ci sarà una passeggiata comoda e dei parcheggi, sarà lo spazio più bello della città”.
Insieme a questo il quartiere sud. “Ho voluto un capitolo ed un impegno preciso per quel quartiere, non è più rinviabile, mettere mano alla Zeta +8, una variante che riqualifichi tutto quello spazio a sud. Non dividiamo in parti la nostra città, ma dobbiamo far sì che la nostra potenzialità turistica si esprima al massimo livello. Poi vogliamo recuperare l’ex area del mercato ittico per attività congressuali. E poi non è più rinviabile un intervento su via Petrarca”.
Loira vuole una città vivibile e accogliente per i sangiorgesi e di conseguenza per gli altri che frequentano la città, che “così la apprezzeranno sempre di più”.
Vuole scrivere una storia nuova soprattutto per il commercio. “Ci siamo trovati impreparati di fronte alla crisi, con una città soprattutto in centro fortemente degradata. E per questo siamo voluti ripartire da un centro nuovo. Ho chiesto pazienza e condivisione, oggi siamo pronti a ripartire per confermare Porto San Giorgio come punto di riferimento del territorio. C’è il nostro impegno a trovare misure per apertura di nuovi esercizi commerciali, defiscalizzando dove possibile per i più giovani, come al mercato coperto. Sull’Excelsior si va avanti nella causa, rivendicandone la proprietà, cercando anche di accelerare e di poter arrivare ad una definizione a breve considerata la funzione strategica dell’immobile, sul quale comunque saranno necessari investimenti importanti.
E poi la crescita della raccolta differenziata, il lavoro sulle partecipate (“Siamo stati i primi ad affrontare certe questioni, gli altri ci sono venuti dietro”), il gioco di squadra che ha caratterizzato i cinque anni di mandato. “Non abbiamo perso tempo e io non ho perso tempo a dimissionarie gli assessori. Sappiamo quali sono le grandi sfide che abbiamo davanti e sappiamo dove dobbiamo partire, non dobbiamo reinventarci un’Amministrazione. Dobbiamo migliorare, ricostruire un dialogo dove si è spezzato, avere una capacità di rinnovato ascolto nei confronti dei cittadini, con la forza e l’umiltà di saperli coinvolgere nell’amministrazione della città. Ripartiremo con commercianti e operatori turistici, con i quali faremo un tavolo permanente, sostenendoli nell’attività di promozione per migliorare l’accoglienza”.
Perché Porto San Giorgio non può essere più pensata chiusa dentro i propri confini. “Dobbiamo esercitare il ruolo di Comune capofila in questo settore fondamentale nel territorio e noi, insieme agli altri Comuni, stiamo costruendo una grande realtà che è quella del Fermano”.
Una battuta, forse qualcosa in più, Loira la dedica al porto. “È stato il sogno dei nostri padri e oggi può e deve avere una destinazione turistica. Non daremo spazio ad un centesimo di speculazione a quell’area, ci siamo portati avanti con il lavoro, l’avremo voluto completare ma lo faremo subito nel primo anno, licenziando il nuovo progetto. E più di 13.000 metri cubi non faremo fare e saranno strutture destinate al diporto”.
La sicurezza è l’altro tema cruciale di questa campagna elettorale. “Abbiamo iniziato a disegnare una città per tutti e andiamo avanti, con tanti investimenti fatti come ad esempio l’installazione in Piazza Matteotti di telecamere di ultimissima generazione, che ci forniranno tutta una serie di informazioni non solo per la sicurezza della città. E una città vivibile sarà sicuramente una città più sicura. Noi a differenza di altri non creiamo paura, la battaglia per la sicurezza la facciamo non su Facebook ma in Prefettura e insieme agli altri sindaci del territorio. Invito i miei avversari a richiedere il ripristino delle condizioni precedenti, un aiuto nel chiedere a Prefettura e Forze dell’Ordine di un presidio a Tre Archi e Casabianca affinché i nostri Carabinieri possano dedicarsi a Porto San Giorgio. In maniera impropria vengono sempre citati i Vigili Urbani, ma nel 2012 c’erano 8 su 18 presenti in pianta organica: io ho assunto 3 vigili a tempo indeterminato, quando per per dodici anni non è stato fatto nulla”.
La sua Porto San Giorgio sarà città profondamente solidale e accogliente. “Una città che vuole bene a tutti, che ha rispetto di tutti. E questo non significa avere compassione ma fare inclusione, avere la forza di sviluppare progetti per non far sentire le persone emarginate”.
Sulla cultura si è ripartiti dai talenti locali, valorizzato le compagnie locali. “Ci siamo sentiti di creare con loro un percorso virtuoso in modo che la cultura non fosse qualcosa di distante ma strumento di inclusione e profonda partecipazione. Abbiamo coinvolto le scuole, collaborando tanto e dobbiamo farlo ancora di più. Io ho a cuore due realtà, che si chiamano Liceo Artistico “Licini” e l’altra ISC “Nardi”, dobbiamo avere la capacità di affidare loro spazi importanti e con loro gli studenti. Non permetteremo che il Liceo Artistico lasci la nostra città, anzi, vogliamo investire su quella scuola. Insieme stiamo istituendo il museo permanente dei manifesti d’arte di Eugenio e Fausto Paci. Inoltre, con la Sapienza di Roma stiamo costruendo una grande iniziativa per una valorizzazione della nostra tradizione attraverso esperienze multimediale e sensoriali”.
Un programma vasto, quello della coalizione che lo sostiene, che guarda ad ogni settore e che vuole rilanciare la città su temi della green economy e delle fonti rinnovabili.
La sfida più grande, però, è quella di ricostituire il senso profondo di appartenenza alla comunità sangiorgese. “Voglio riallacciare un filo che nel tempo si è logorato, se non spezzato, che ci porti a parlare di noi abbandonando l’egoismo dell’io imperante in questa città. Dobbiamo passare definitivamente dall’io al noi, anche in senso territoriale”.
Chiude parlando del rispetto che ha unito la sua coalizione, così come del rispetto per gli avversari, “anche gli elettori dei nostri avversari, che noi rispettiamo”. E poi rispetto per la legalità, “il rispetto per la legge che ci ha sempre animato nonostante il tentativo perverso di avvelenare questa città, di far pensare che qui è sempre tutto illecito”. Si emoziona pensando alle sofferenze vissute per gli esposti ricevuti e caduti nel vuoto, soprattutto per le sofferenze patite dai suoi assessori. “Il rispetto della legge è il faro della nostra azione politica”.
Si rivolge alle 92 persone che lo accompagnano in questa impresa, i tanti candidati. “Tanti sono ragazzi, non pensavo di riuscire a coinvolgere così tanti giovani, che mi hanno detto di aver dimostrato di sapere fare le cose che prometto. Adesso proviamoci insieme, mi hanno detto. E a loro, così come agli altri che hanno deciso di impegnarsi, dico di vivere con entusiasmo questa campagna elettorale, mettendoci dentro tutto l’amore che avete per questa città. Alla fine capirete di aver fatto una cosa di cui non vi pentirete”.
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