Ipogeo di Fontebella esplorato per la prima volta. Forse collegato a Tignum (Video)

MONTEGIORGIO - La particolarità sta nel fatto che la cisterna è probabilmente più grande di quella trovata a Falerone, segno che probabilmente si trovava nei pressi di un centro importante: forse Tignum
Massimo Spagnoli su Fontebella

di Alessandro Giacopetti

Nelle scorse settimane il Gruppo Speleo del Club alpino Italiano di Fermo ha esplorato il sottosuolo di Montegiorgio, esattamente la cisterna romana e l’acquedotto sotterraneo di Fontebella, lungo 125 metri. Dall’esplorazione è stato ricavato un filmato che testimonia come è fatto l’ipogeo. A parlarcene è lo speleologo Massimo Spagnoli che spiega come l’esplorazione sia avvenuta nei presi di una villa delle campagne della media Valtenna, dove c’è una cisterna romana della stessa ampiezza di quella di piane di Falerone, e potrebbe trattarsi della città di Tignum, collegata a Fontebella. Il cunicolo non era stato mai esplorato e per i primi 50 metri è di costruzione medievale mentre poi emerge chiaramente una struttura databile in epoca Romana, vi scorre acqua che poi arriva ad una fontana e in una cisterna. Nessun collegamento con la vicina Falerone (Falerio Picenus) ma i reperti trovati anticipano la necessità di effettuare ulteriori studi.


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