“Momento formativo per i giovani”, i risultati dell’Incontro per la Pace

SERVIGLIANO - 400 studenti e docenti per un dibattito formativo in un clima costruttivo. Firmata una comune piattaforma di confronto, rispetto e impegno per la pace

di Alessandro Giacopetti

Spero che l’Incontro per la Pace di Servigliano sia uno storico punto di partenza di un più generale percorso di educazione storica e civile, e che queste iniziative si moltiplichino, che si rafforzi il dialogo interreligioso e interculturale”. Questo il primo pensiero del professor Paolo Giunta La Spada, direttore scientifico dell’Associazione Casa della Memoria, ideatore e promotore di un incontro svolto al Parco della Pace a Servigliano. “C’è bisogno dell’impegno di tutti e che si avvii un dialogo tra atei e religiosi: c’è bisogno che la comune condizione umana di sorellanza e fratellanza prevalga sui dogmi di qualsiasi origine e tradizione”.
All’incontro di venerdì 12 maggio hanno parlato docenti, religiosi, laici, giornalisti e studiosi del calibro di Nazzareno Quinzi, di Religions for Peace e Coordinatore del Tavolo Dialogo interreligioso e interculturale dell’Università per la pace. Manfredo Coen, Presidente della Comunità Ebraica di Ancona. Asmae Dachan, teologa musulmana e giornalista. Il Pastore Amado Luis Giuliani, della Chiesa Battista delle Marche. Gunagrahi das, dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna. Nicola Piccioni, delle Assemblee Spirituali Baha’i. Cristiano Grilli, rappresentante del Buddismo Soka Gakkai, Viviana De Marco, docente di Teologia sistematica ed Ecumenismo presso Istituto Teologico Marchigiano di Ancona e Fermo.
“Naturalmente c’ero anch’io, – fa sapere Paolo Giunta La Spada – nella duplice veste di docente dell’ITT “Montani” di Fermo e Direttore scientifico della Casa della Memoria di Servigliano. Noi della Casa della Memoria di Servigliano, da anni impegnati nella ricerca storica e nella formazione, e l’Università per la pace delle Marche siamo soddisfatti del lavoro svolto per un incontro che ha visto la presenza di circa 400 studenti e docenti, un dibattito di alto spessore formativo, un clima costruttivo che ha condotto alla firma di una comune piattaforma di confronto, di massimo rispetto, di impegno per la pace.
Il Comune di Servigliano, – prosegue il direttore scientifico della Casa della Memoria – attraverso il sindaco Marco Rotoni, è stato fondamentale per l’accoglienza dei relatori e il successo dell’iniziativa. All’incontro hanno aderito decine di scuole e solo per problemi di trasporto, o per i tanti giorni persi a causa del terremoto, la presenza non è stata ancora più alta. Seppur la metà di maggio, specie per le scuole superiori, sia un periodo critico, la risposta è stata massiccia con presenze anche da fuori provincia. Significativa quella dell’Istituto Tecnico Montani, che ha stabilito un’intesa formativa con la Casa della Memoria. E’ stato importante parlare del rispetto di ogni fede religiosa, dei valori dell’Umanità, del progetto di un mondo che possa essere rispettoso dei diritti di ognuno, nel rispetto dei valori fondanti della Costituzione.
Il concetto di cittadinanza prevede delle conoscenze che possano ispirare i comportamenti personali e sociali, e non possano prescindere da uno studio dei valori coerenti con i principi della Costituzione. Ogni scuola, ancor più del mestiere che insegna a ogni allievo, deve essere il presidio di formazione civile.
La Casa della Memoria, – conclude Paolo Giunta La Spada – da molti anni lavora sulla cosiddetta “visibilità del bene”: nella Resistenza civile contro il nazifascismo c’era la stessa voglia di Umanità che possiamo affermare oggi. Nei Giusti che salvarono gli ebrei e i prigionieri “alleati” fuggiti dal campo di Servigliano c’è tutta l’operatività del Bene che si afferma contro il male in ogni epoca”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti