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Nel fine settimana il Centro Studi vi invita a casa (museo) di Osvaldo Licini

MONTE VIDON CORRADO - Cercando Amalassunta è il titolo dell’iniziativa culturale che il Centro Studi Licini e il Comune organizzano sabato 20 e domenica 21 maggio in occasione della Notte dei Musei

di Alessandro Giacopetti

“Cercando Amalassunta, sulle tracce dell’arte di Osvaldo Licini” è il titolo dell’iniziativa culturale che il Centro Studi Licini organizza sabato 20 e domenica 21 maggio in occasione della Notte dei Musei. Nel corso del fine settimana i visitatori potranno cogliere immagini evocative dell’arte di Osvaldo Licini sia all’interno della casa museo situata nel centro del paese, sia lungo le vie che nel territorio circostante caratterizzato da panorami che spaziano sulle circostanti colline su cui si trovano i borghi del Fermano. Gli scatti potranno essere inviati in formato digitale a info@centrostudiosvaldolicini.it e dopo una selezione, potranno essere pubblicati sui social del Centro Studi. L’autore di quella che otterrà il maggior numero di like sarà omaggiato con una copia del volume “Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado”.
“Aderiamo come ogni anno al Grand Tour dei Musei – fa sapere la professoressa Daniela Simoni, presidente del Centro Studi Osvaldo Licini spiegando che – l’iniziativa Cercando Amalassunta risponde al tema individuato dalla Regione Marche Raccontare l’ineffabile. Vuole essere un invito a cogliere la cifra liciniana in tutto il territorio, caratterizzato da un paesaggio mozzafiato. Intendiamo così promuovere non solo la conoscenza dell’artista Licini ma di tutto il contesto. Ci sembra particolarmente importante in questo momento difficile, auspicando una vera rinascita. Inoltre – anticipa la professoressa Simoni – saremo presenti al Salone del Libro di Torino per presentare il volume Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, nello stand della Regione Marche”.
Sabato 20 maggio l’orario è dalle 17 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30 con visita guidata alla casa alle 21.30. Domenica 21 maggio sarà aperta dalla 17 alle 19.
Una casa museo che ha visto un intervento di restauro compiuto dall’architetto Manuela Vitali che ne ha consolidato la struttura e salvaguardato le tracce della presenza dell’artista. Sapiente il lavoro conservativo sui dipinti condotto dal restauratore Moreno Angelani. Gli arredi, gli oggetti, gli abiti generosamente donati da Caterina Celi Hellström, figlia adottiva della moglie dell’artista insieme agli scorci naturali godibili dalle tante finestre, consentono al visitatore di immergersi nella quotidianità e nella dimensione interiore, fonte dell’estro creativo di Licini.
In quella casa Osvaldo era stato lasciato da bambino alle cure del nonno paterno Filippo, mentre i genitori si erano trasferiti a Parigi, tenendo con loro la sorella Esmeralda, nata due anni dopo lo stesso Osvaldo.
“Oggi la Casa Museo vive di un’attività espositiva di alto profilo – conclude Daniela Simoni – grazie alla collaborazione determinante degli eredi Silvia e Lorenzo Licini, che hanno anche donato due dipinti ora esposti nel salotto della casa dell’artista”.


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