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Lo spirito imprenditoriale arriva sui banchi di scuola grazie a Confindustria Giovani:
7 startup per affrontare il futuro

FERMO - I sette progetti verranno presentati al pubblico sabato prossimo alle 9 del mattino alla Sala degli Artisti di Fermo, alla presenza di una giuria qualificata che decreterà i migliori

 

di Paolo Paoletti

Essere imprenditori di noi stessi è un punto di partenza essenziale per affrontare con successo le sfide della vita. E’ questo lo spirito con cui il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Fermo ha progettato e messo in atto un nuovo progetto rivolto proprio alla formazione delle nuove generazioni. Si chiama ‘Young Startup’ l’iniziativa, sposata da tutta la struttura di Confindustria Fermo, che conferma, ancora una volta, la grande sensibilità degli imprenditori fermani nel collaborare con il mondo della scuola e nell’aprirsi ai giovani. Un progetto che ha visto come partner essenziale la Carifermo Spa, la città di Fermo e l’Istao il centro studi per la gestione dell’economia e delle aziende. 

Sei mesi di lavoro che hanno visto protagoniste cinque scuole superiori del Fermano: Montani, Caducci-Galilei, Ipsia Ricci, Liceo Artistico Preziotti Licini e Artigianelli. Obiettivo creare dei progetti di potenziali nuove imprese partendo dalle idee, per poi concretizzarle. 45 gli studenti coinvolti inizialmente, alcuni hanno mollato, altri invece sono andati avanti con determinazione. Su 33 ragazzi rimasti sono stati creati 7 progetti di Startup che verranno presentanti al pubblico sabato prossimo alle 9 del mattino alla Sala degli Artisti di Fermo, alla presenza di una giuria qualificata che decreterà i migliori.  Evento che vede il supporto organizzativo della stessa Confindustria con Simone Beato. 

A fare da insegnanti, durante le lezioni, Elisa Scendoni del Salumificio Ciriaci, Lucilla Steca di Steca Energia, Luca Catinari di Gi Group, Roberto Gennari di Studio Gennari & Partners, Fabio Ragonese dell’Ufficio Politiche Comunitare del Comune di Fermo, Emilio Lanciotti della Carifermo.

E’ stato il presidente senior Giampietro Melchiorri, dopo un ricordo delle vittime dell’attentato di Manchester, a complimentarsi per il lavoro svolto dal gruppo di giovani imprenditori: “Quando fui nominato presidente di Confindustria Fermo dissi che la direzione del nostro impegno doveva essere il futuro. Non solo fiere, stand o calzature dovevamo guardare più avanti.  Grazie ai miei colleghi e alla struttura e agli uffici stiamo andando veramente forte verso questa direzione perchè quando parliamo di futuro parliamo di giovani, di speranza e di opportunità. Confindustria Fermo ha avuto un forte impegno in questa direzione: dalle fabbriche pilota di calzature e del cappello, all’alternanza scuola lavoro. A questo si aggiungono altre iniziative come il Pmi day, le botteghe di mestiere, i corsi ITS, e quelli sul Made in Italy. Programmi e progetti che abbiamo già messo in atto e che stiamo portando avanti in modo efficace”. 

‘Young Startup’ rappresenta un nuovo importante passaggio in questo percorso rivolto ai giovani: “Si cerca di preparare il giovane ad un modo di pensare imprenditoriale. Un ponte tra scuola e impresa che aiuta quest’ultima ad essere qualitativamente alta. In questo distretto siamo forti a fare la qualità di prodotti e in passato siamo stati meno forti nel fare qualità aziendale,  ora stiamo crescendo in tal senso”.

Una particolare dinamicità a questo progetto è stata data dal presidente dei giovani  Angiolo Mannini: “Un progetto con un occhio al futuro, che abbiamo voluto fortemente per introdurre il concetto d’imprenditorialità ai ragazzi delle scuole superiori. Abbiamo pensato sin da giovani deve essere trasmessa ai ragazzi la filosofia imprenditoriale. Nel corso dei decenni le materie divenute fondamentali nelle scuole sono state l’inglese, successivamente l’informatica e oggi giorno l’imprenditorialità è un elemento che tutti devono apprendere. Non significa diventare automaticamente imprenditori ma acquisire competenze a tutto  campo che una persona deve avere nella vita per risolvere i problemi quotidiani”

Mannini che aggiunge: “Un progetto studiato che mette insieme scuole, istituzioni finanziarie, Confindustria e Istao. Teoria applicata a idee imprenditoriali, già dalla seconda lezione i ragazzi sono partiti applicando le loro idee imprenditoriali subito. Dallo problematiche costi ricavi fino a tutti gli altri passaggi. 30 ore formazione in aula, con la regia dell’Istao”.

Ed è stato proprio Floriano Bonfigli, docente Istao, ad accompagnare i ragazzi in questa avventura: ” L’imprenditorialità è qualcosa che si può insegnare – ha spiegato – qualcosa che può essere trasmessa e comunicata. A Fermo abbiamo dato una mano mettendo i ragazzi al centro dell’attenzione. Dopo il primo incontro  abbiamo festeggiato con pane e salame del gruppo Ciriaci consentire agli studenti provenienti da 5 istituti diversi di conoscersi. Già dalla seconda lezione spazio alle proposte e alle idee . Studenti che si sono auto valutati e auto formati in itinere. Questo per dare loro senso di responsabilità. Quelli arrivati alla fine del progetto sono stati i più determinati. Venivano anche con artefatti per far vedere a cosa stavano lavorando, in vista della presentazione finale che ci sarà sabato. Abbiamo detto loro partite da quello che sapevano  fare, guardarsi attorno, partendo dalle proprie competenze e contatti”.

Lo stesso presidente Melchiorri ha ribadito l’importanza di: “Guardare al futuro senza abbandonare le radici del territorio altrimenti si rischia di perdere entrambe”

Mannini che ha aggiunto: “Crediamo fortemente nelle startup come motore dell’innovazione. Questi ragazzi hanno realizzato e lavorato ai loro progetti al di fuori delle ore scolastiche, senza crediti, agevolazioni o altro. Una dimostrazione del loro reale interesse. Hanno visitato la Carifermo per simulare la richiesta di un prestito, capire come funzione. La speranza è che tutte e sette le start up che presenteremo sabato potranno andare avanti”.

 


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