“Assistiamo da tempo a un attacco alle autonomie locali da parte della giunta regionale”. Mariantonietta Di Felice
di Energie per l’Italia Fermo entra in modo quanto mai deciso nel dibattito sul futuro delle Camere di Commercio evidenziando: ” Le pressioni esercitate dal presidente Ceriscioli e dall’assessore Bora”. Di Felice che, dopo la decisioni di ieri della Camera di Commercio di Ascoli a favore della Camera unica regionale, in linea con quella che è la direzione intrapresa dalla Regione Marche, attacca: “ In verità questa giunta ha sempre privilegiato l’asse Pesaro–Ancona, trascurando le province meridionali. E’ inammissibile che in un momento di grande difficoltà a causa del terremoto, non ci si preoccupi di rafforzare i territori colpiti, ma anzi si approfitti per portare fondi al nord come è avvenuto con l’emendamento sui c.d. danni indiretti”.
Di Felice che aggiunge: “Desta meraviglia il silenzio dei rappresentanti PD fermani in Regione. Perché non si preoccupano del nostro territorio? Non si rendono conto che la soppressione delle Camere di Commercio provinciali porterà ad un impoverimento nelle nostre attività produttive? Tenendo anche conto che c’è il rischio concreto di perdere altri presidi essenziali: l’INPS in sofferenza, la questura in bilico, il tribunale a rischio. Energie per l’Italia di Fermo, una nuova proposta politica liberale e popolare che fa riferimento a Stefano Parisi, crede nelle autonomie locali e farà del tutto per difenderle. Ci appelliamo ai cittadini, ai movimenti, ai partiti politici sensibili su questi temi, per una vasta mobilitazione che difenda i nostri territori da ogni forma di saccheggio”.
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