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Migranti, Porto Sant’Elpidio si confronta: “Così la paura si inchina alla speranza”

IMMIGRAZIONE - Tanti i cittadini che hanno partecipato all'evento della scorsa settimana a Villa Murri

di Andrea Braconi

Una Sala del Pianoforte gremita per l’iniziativa della scorsa settimana sui migranti, organizzata a Villa Murri di Porto Sant’Elpidio da Milena Corradini, Mauro Tosoni, Post.it PSE, L’angolo scoperto ed il Centro accoglienza “Gestione Orizzonti”.

“Il tempo di prender confidenza con l’ambiente, poi, con estrema naturalezza e spontaneità, pur mantenendo la scaletta puntigliosamente preparata, la Sala è diventata il centro di una grande e cordiale chiacchierata fra i migranti, i cittadini elpidiensi e gli operatori del centro accoglienza” spiegano gli organizzatori.

“Corradini e Tosoni sono intervenuti per disciplinare il dialogo – aggiungono – e dopo l’apertura, nella quale hanno rimarcato le motivazioni e gli ideali che hanno generato questo incontro, spiegate attraverso la loro inossidabile speranza nella giustizia, nell’equità e nella bellezza a qualunque costo e nonostante tutto, si è passati alla proiezione di clip, alle interviste ai migranti e agli operatori, realizzate da Maikol Di Stefano de L’angolo scoperto, Vittorio Lattanzi e Riccardo Marchionni di Post.it PSE”.

La chiusura da parte di Tosoni è stata improntata alla sostanza di un discorso calibrato, misurato con riferimenti circostanziati e mirati alla situazione politica, sociale ed economica, con diversi ed interessanti spunti di riflessione.

“A parte il consigliere Sergio Ciarrocca, presente e dialogante, i grandi assenti – sottolineano – sono stati i componenti dell’Amministrazione comunale e i rappresentanti dell’opposizione cittadina, che ancora una volta si sono persi una speciale occasione di confronto”.

“Le cose più belle – concludono – sono state le continue domande dal pubblico, a volte anche critiche ma mai polemiche. E poi il momento musicale regalato da due migranti africani con chitarra, tastiera e incredibili voci a salutare gioiosamente una serata di festa. Perché dove gli uomini scelgono di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi e parlare, la paura si inchina alla speranza”.


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