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Nuova vita per la lottizzazione Fermana: c’è la variante,
rotatoria a carico dei privati

PORTO SAN GIORGIO - Il sindaco Loira: "Ci siamo resi conto che quell’area stava diventando degradata e che occorreva ripensarla in toto senza tuttavia prevedere un metro cubo in più dell’esistente”

di Sandro Renzi
I tempi tecnici per andare in consiglio comunale non ci sono, ma la variante urbanistica che cambierà volto all’ingresso ovest della città è praticamente pronta. Sarà la nuova amministrazione quindi a farsene carico. Mettere mano alla lottizzazione artigianale lungo la strada provinciale Fermana, quella che collega Porto San Giorgio a Fermo, è diventata una priorità ed il sindaco Loira ne sa qualcosa. Edifici abbandonati e sfitti, locali vuoti e lotti mai partiti. Non è certo un bel biglietto da visita per chi arriva dal capoluogo. Qualcosa potrebbe però cambiare ed i tempi non sarebbero neanche troppo lunghi. “Operazione a volumi zero” fanno sapere dal Comune. Niente consumo di suolo o nuove costruzioni. Dove si interverrà allora? Sulle destinazioni d’uso. “Ci siamo resi conto che quell’area stava diventando degradata – dice il primo cittadino – e che occorreva ripensarla in toto senza tuttavia prevedere un metro cubo in più dell’esistente. Ci abbiamo lavorato e siamo arrivati alla conclusione che si potesse intervenire sulle destinazioni”. Obiettivo ridare smalto a via Cotechini e far ripartire quella lottizzazione “che nelle sua finalità di fatto è fallita” ricorda ancora il sindaco Loira. Sono passati infatti quaranta anni da quando, carte alla mano, il Comune pensò bene di individuare fuori dal perimetro urbano un’area a vocazione commerciale ed artigianale, mai decollata a pieno. Complici anche norme tecniche attuative molto restringenti e palesi criticità infrastrutturali. Ed ecco allora lo stato di fatto che non piace all’amministrazione uscente. Tanto da aver studiato insieme agli uffici ed all’architetto Sauro Censi un’ipotesi di intervento accolta favorevolmente anche dalla provincia di Fermo. Tecnicamente si chiama “variante normativa” ma nella sostanza si autorizzano nuove destinazioni d’uso oltre quella commerciale e artigianale “svincolando al contempo dalle attività produttive gli usi complementari”. Tradotto, non sarà più obbligatorio prevedere che ai piani superiori vi siano solo gli uffici attinenti l’attività ricavata al piano terra.

Fermo restando il no categorico alla destinazione residenziale, la variante urbanistica stabilisce che gli edifici possano ospitare anche attività di servizi alle imprese o alla persona, sanitarie ed assistenziali, centri di ricerca e formazione, sia pubblici che privati, culturali e sportivi. “Abbiamo ampliato insomma la gamma delle destinazioni” rimarca Loira “con un occhio di riguardo al miglioramento infrastrutturale”. Già, perché in previsione di un secondo decollo della lottizzazione, non si poteva lasciare la viabilità così com’è. Saranno allora i privati a farsi carico della nuova rotatoria all’altezza di via Fossaceca che consentirà di entrare ed uscire senza problemi da questa area. Opera che andrà ad intersecarsi con la provinciale Fermana. Lavori che non dispiacciono neanche alla Provincia. Gran parte del lavoro, almeno quello su carta, è fatto. Sarà allora il nuovo consiglio comunale a pronunciarsi. Intanto è stata convocata l’ultima civica assise per lunedì 5 giugno alle ore 20. All’ordine del giorno, tra i vari punti, l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 e la variazione di bilancio per coprire i costi della manifestazione Vongolopolis.


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