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Consuntivo 2016:
cresce la pressione fiscale
ma il Comune spende di più
per i cittadini

PORTO SAN GIORGIO - Intanto la spesa media per dipendente sostenuta dal Comune, dopo aver toccato il picco dei 40.607 euro nel 2014, è tornata a scendere a 38.888,90 euro nel 2016. Valore più basso registrato negli ultimi quattro anni

Il Comune di Porto San Giorgio

di Sandro Renzi
L’ultimo bilancio consuntivo dell’amministrazione Loira è stato approvato qualche giorno fa dal consiglio comunale. Sfogliando qua e là, emergono alcune interessanti curiosità. La spesa media per dipendente sostenuta dal Comune rivierasco, ad esempio, dopo aver toccato il picco dei 40.607 euro nel 2014, è tornata a scendere a 38.888,90 euro nel 2016. Valore più basso registrato negli ultimi quattro anni. Va da sé che anche l’incidenza di questa spesa, sul totale di quelle correnti, abbia fatto registrare un calo passando dal 29,52% del 2014 al 27% dello scorso anno. ed anche il personale è sceso da 109 a 99 unità nell’ultimo quadriennio. Risparmi che non fanno certo male alle casse comunali, alle prese con pesanti tagli ai trasferimenti e vincoli sempre più stringenti. La conferma arriva da un altro dato, vale a dire quanto lo stato in media eroga a Porto San Giorgio per ogni cittadino residente. Ebbene se nel 2013 la somma si attestava a 77,75 euro, nel 2016 siamo scesi a 49,83 euro. Si tratta di risorse finalizzate a coprire spese strutturali e servizi pubblici. In compenso è tornata a crescere, seppur di poco, la partecipazione della regione alla spesa comunale. Per ciascun cittadino vengono stanziati 34,70 euro a fronte dei 30,52 erogati nel 2015. Ma l’andamento resta molto altalenante negli anni. Non vanno meglio le cose sul fronte del cosiddetto “indice di pressione finanziaria”, ovvero quanto sborsa in media un cittadino tra imposte dirette ed indirette. Il 2016 si chiude con 726,84 euro, circa 30 euro in più rispetto all’anno precedente. Aumento che arriva dopo tre anni di cali costanti. Analogo discorso va fatto per “l’indice di pressione tributaria”. Tradotto, la pressione fiscale che grava su ogni sangiorgese. Il passaggio dal 2015 al 2016 ha comportato un incremento di questo indice. Si è infatti passati da 629,75 euro a 635,61 euro. Uffici più efficienti invece nella riscossione delle tasse. Anche per questo c’è un indicatore specifico che confronta le entrare riscosse con quelle accertate. Percentuali elevate denotano infatti una maggiore efficienza della struttura. Porto San Giorgio si attesta al 77,96%. Un punto percentuale in meno rispetto al 2015 ma i margini di miglioramento ci sono. E’ tornata a crescere anche la spesa pro capite del comune. Qual è stato allora il valore della spesa pe rinvestimenti sostenuta per ciascun cittadino? Nel 2016 si è raggiunto il top con 233,26 euro, tre volte quello che è stato improntato dalla stessa amministrazione nel 2014 (69,75 euro). Sbirciando ancora nel documento finanziario si nota ad esempio che la spesa pro capite sostenuta dall’ente per l’ordinaria gestione è passata da 1.008 euro del 2013 a 889 euro dell’anno passato. Ed anche che il comune di Porto San Giorgio vanta un buon indice di autonomia finanziaria (90,76%), dato che sta a sottolineare la capacità del municipio di acquisire autonomamente le disponibilità necessarie per il finanziamento della spesa. Un cenno infine alle società di cui il comune detiene delle quote. Oltre alla San Giorgio Energie (51%) ed alla Sgds (100%), compaiono pure la Steat (0,67%), Ciip Spa (5,29%) ed Eventi culturali per cui è stata deliberata la dismissione della quota di partecipazione.


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