di Alessandro Giacopetti
La XVII Assemblea Nazionale del Club dei Borghi più belli d’Italia si svolge a Castelsardo, provincia di Sassari. In una anno in cui si celebrano i 15 anni dell’associazione sono un centinaio i sindaci e delegati dei Comuni tra cui Moresco, con il vicesindaco Lorena Cionfrini, Treia con il sindaco Franco Capponi in rappresentanza anche di Montecassiano, Torre di Palme con il consigliere del Comune di Fermo, Massimo Tramannoni, Livio Scattolini per Corinaldo e Amato Mercuri che oltre ad essere il coordinatore regionale Marche, ha la delega di Grottammare. Ad inaugurare i lavori il Sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu, che ha salutato i partecipanti e le autorità presenti e ha letto il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’assemblea ha deciso l’aumento degli ingressi nei borghi fino a 12 Comuni nel 2018 nonostante la contrarietà di quasi tutti i rappresentanti delle Marche e di alcuni Comuni di altre regioni come la Liguria e il Piemonte. Attualmente i borghi sono 271 (di cui 21 siti Unesco) e potrebbero arrivare quindi a 283. L’assemblea ha inoltre ratificato l’espulsione di 7 Comuni per non aver partecipato negli ultimi 2 anni alle iniziative del club o per non essere in regola con la quota associativa.
Nel pomeriggio di eri, Vittorio Sgarbi ha tenuto una Lectio sui “Tesori dei Borghi più belli d’Italia”, ricca di aneddoti e giudizi netti e senza filtri sulle scelte culturali dei politici nazionali e regionali. Per le Marche Sgarbi ha scelto di commentare il polittico del Crivelli di Montefiore dell’Aso esaltando la seducente Maddalena accostandola ai dipinti Klimt di cui secondo Sgarbi, Crivelli potrebbe essere stato l’ispiratore.
“L’Assemblea dei 15 anni de I Borghi più belli d’Italia – dichiara Livio Scattolini, vice Presidente del club – rappresenta un riconoscimento ufficiale da parte del Mibact dell’importanza che i Borghi, soprattutto per l’immagine positiva che essi rappresentano nel sistema turistico” Il coordinatore regionale Amato Mercuri ha commentato: “I borghi sono centrali perché rappresentano circa il 70% dei Comuni italiani e offrono l’alternativa da proporre al turista che vuole entrare in contatto con la vera italianità“.
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