FERMO – Sette è il numero perfetto. Nuova settimana e nuova pedina importante messa nello scacchiere dal d.g. Fabio Massimo Conti e dal d.s. Andreatini.
Gianluca Urbinati (il “T-Rex”, come lo soprannominarono scherzosamente i compagni di squadra un anno fa per la sua possenza fisica) è il settimo riconfermato tra i gialloblù, e nono in rosa compresi il ritorno di Iotti e la firma del nuovo Grieco, che tra qualche mese affronteranno la Serie C.
“Si tratta di un record per me, segno che mi sono trovato benissimo e che la stima e la fiducia con la società, il tecnico, i tifosi e l’ambiente sono massime. Non c’è bisogno neanche di sedersi a parlare quando ci si sente importanti e parte integrante di un progetto, quando si avvertono serenità e voglia di fare bene – le prime parole di Urbinati dopo la conferma – proseguire con questi colori sarà per me un grande onore. La Fermana è ormai come una famiglia per me e sono davvero orgoglioso di farne parte”.
43 presenze e 4 gol (compresi Coppa Italia e Poule Scudetto) i numeri globali della sua esperienza alla Fermana, dove ha ricoperto all’occorrenza anche diversi ruoli con le costanti di una totale abnegazione e di una grinta fuori dal comune in ogni zona del campo.
Qualche infortunio non gli ha impedito di vincere, appena un mese fa, il Trofeo del Corriere Adriatico come miglior centrocampista del Girone F della Serie D. Urbinati è consapevole che per ben figurare nella terza serie nazionale ci sarà molto da lavorare.
”Come ogni anno, sia io che i miei compagni, sotto la guida di un tecnico esigente come Destro, che ormai abbiamo imparato tutti a conoscere, in fretta dovremo resettare tutto e ricominciare a dare il massimo a partire da ogni singolo allenamento. Da parte mia, ho sempre garantito il massimo impegno per centrare gli obiettivi – prova a scrutare il futuro Urbinati – e devo dire che grazie allo straordinario gruppo che siamo diventati con il tempo, siamo riusciti a fare qualcosa di importante. I play-off di due anni fa e la vittoria di quest’anno, entrambi arrivati scontrandoci contro corazzate e senza avere minimamente i favori dei pronostici, sono lì a dimostrarlo”.
Non sarà un esordio assoluto per il mastino dal fisico possente (188 cm per 79 Kg) in Serie C: nella stagione 2007/08, appena ventenne, come “giovane di serie” ne ebbe un assaggio a Gubbio, mentre tra il 2010 ed il 2012 con la casacca del Fano mise a segno un’ottima annata con 25 presenze ed una rete, prima di un infortunio al ginocchio che condizionò la seconda esperienza.
“Tutto quello che ho fatto mi è servito per arrivare dove sono ora e per essere la persona che sono – ha dichiarato Urbinati, questa volta analizzando il passato – ho grandi ricordi di quel periodo e non vedo l’ora di tornare a misurarmi con una categoria tanto importante per mettermi alla prova e sfidare nuovamente i miei limiti. Già, le sfide. Quelle che, dico sempre, hanno accompagnato tutta la mia carriera. Non ho mai avuto paura di sacrificarmi e impegnarmi, di ripartire da zero per riguadagnarmi il mio posto e risalire dal basso. Anche stavolta ricomincerò un nuovo anno sportivo con la stessa determinazione e voglia di un ragazzino, desideroso di mostrare le mie qualità”.
Il pupazzo del T-Rex, un anno fa diventato mascotte della Fermana per scherzare con Urbinati
“A quasi 29 anni, con una società fatta da persone serie, preparate ed oneste ed un gruppo di ragazzi eccezionali, insieme ai quali abbiamo coronato un sogno, stiamo per vivere insieme un’altra grande avventura. Per questo ringrazio di cuore. A livello personale, spero che sia un punto di partenza e non di arrivo. A livello di squadra, dalle riconferme di questi giorni ci si può rendere conto di come l’anima di questo gruppo sarà quella che lo scorso anno, consapevole dei propri limiti e dei propri mezzi, ha portato a casa una vera e propria impresa – ha chiuso Urbinati – sicuramente avremo bisogno di alcuni rinforzi di categoria e spetterà sempre al campo il giudizio definitivo sul nostro operato. Comunque sono sicuro che con la determinazione e l’umiltà che ci hanno contraddistinto fino ad ora anche nella Serie Superiore ci potremo togliere delle belle soddisfazioni. Certo, le differenze rispetto alla Serie D non mancheranno. Giocatori esperti, stadi importanti e piazze esigenti fanno del girone dell’Italia Centrale quasi una Serie B2, come viene chiamata. Ritmi, qualità e organizzazione sono molto più alti, ma noi ci faremo trovare pronti e di certo Destro e la società fin dal primo giorno ci esorteranno a dare il massimo e a lasciare tutto quanto abbiamo in corpo per questa maglia. Da parte mia questa è una promessa – le sue ultime parole – impegnerò tutto me stesso per la causa gialloblù, senza aspettarmi niente ma cercando ogni giorno di migliorare e di spostare un po’ più avanti l’asticella dei miei limiti, totalmente a disposizione dei colori canarini”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati