Questa mattina, come avviene ormai di consueto, la polizia municipale sangiorgese è tornata in spiaggia e sul lungomare per una nuova operazione anti abusivismo. E anche questa volta hanno pizzicato, sul tratto sud di spiaggia, dei venditori abusivi, due a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, che, però, alla vista delle divise, sono scappati lasciando comunque la loro merce sulla sabbia. E così gli agenti della Municipale, due in borghese e tre in divisa, con due auto in servizio, hanno provveduto al sequestro dei capi d’abbigliamento e degli accessori venduti abusivamente sulla spiaggia, tra i ringraziamenti dei bagnanti. Si tratta del sesto e settimo sequestro della Municipale sulla spiaggia, nell’arco di due settimane (leggi i precedenti).
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la merce contraffatta oggi si compera su internet senza problemi e accusare i vu cumpra di illegalità è falso problema; individuare delle aree potrebbe diventare “attrattivo”, fare un giro tra le bancarelle di paccottiglia inutile e acquistare qualcosa di usa e getta piace a molti, una volta che queste aree fossero decise si potrebbe incoraggiare la regolarizzazione (quelli regolari li puoi perseguire, quelli irregolari non ci riesci) riducendo progressivamente l’abusivismo e d’altronde è il modo in cui spesso sono nati i mercati. Poi se invece si decide che la legalità è il bene supremo, va bene, ma deve valere per tutti. E’ l’Italia che non funziona ne suo complesso non gli abusivi di colore; loro si sono messi in un settore che ha domanda e che non ha risposta legale. Ci ricordiamo come a suo tempo i concessionari hanno iniziato attittando ombrelloni e cabine e poi si sono messi a cucinare perchè la gente voleva mangiare in spiaggia. Se ne prese atto e furono regolarizzati compito di una politica autorevole e capace di pianificare, ma utilizzare principi da usare come randello contro i deboli e messe da parte quando c’è da pagare cambiali elettorali di settore, non è esattamente espressione di un’amministrazione comunale alla cui elezione ha contribuito liste civiche: Porto San Giorgio a sinistra, lista Bene Comune per la solidarietà l’uguaglianza lavoro.
Mi chiedo che fine fa questa roba.