di Maikol Di Stefano
Sono partiti stamane i lavori per la riqualificazione del “fosso dell’albero” di Porto Sant’Elpidio. Un cantiere che il sindaco Nazareno Franchellucci aveva annunciato settimane fa, ribadendo come tale intervento programmato fosse fondamentale per la riqualificazione dell’intero centro città. Lavori iniziati da poche ore, ma che già hanno creato diatriba.
I primi ad intervenire sono stati i volontari di Legambiente, che hanno subito tirato in causa il primo cittadino elpidiense. “Legambiente si fa portavoce delle istanze di molti cittadini Elpidiensi che non vedono di buon grado l’abbattimento dei sei platani presenti in loco, in quanto sono piante di pregio, protette da leggi nazionali e regionali. Sono alberi secolari che possono vivere anche mille anni e che svolgono delle funzioni essenziali per l’ambiente e per l’uomo. Con quali occhi vogliamo guardarli? Vogliamo osservarli in relazione a ”semplici” e ”fredde” esigenze speculative o di cantiere? Allora abbattiamoli pure, essi sono un fastidio per la movimentazione dei mezzi e comunque se ne possono acquistare altri. – incalzano i volontari – Ma se li osserviamo da un altro punto di vista, se perdiamo lo sguardo nel verde della loro chioma, se ci lasciamo abbracciare dalla loro ombra fresca, questi platani sessagenari sono natura, sono creature, sono bellezza: è tutto questo che non possiamo perdere. A tal proposito Vi informiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato da poco il report sulle condizioni di salute dei cittadini, puntando il dito contro l’inquinamento atmosferico, che sta diventando una delle cause principali di morte. Gli alberi sono straordinari generatori di Ecosistemi, soprattutto se di una certa età e di una certa mole (come i nostri Platani), raggiungibile solo dopo decenni. Essi offrono ospitalità, riparo e nutrizione a molti esseri viventi, favorendo quindi la conservazione della Biodiversità Urbana! Certo, non saranno sei Platani a salvare il mondo, ma non possiamo non mettere in evidenza la necessità che proprio questi debbano rimanere dove sono sia per quanto detto sopra e ancor di più perché situati in una strada “fuorilegge” per inquinamento come la strada statale 16”.
Parole quelle di Legambiente alle quali il sindaco Nazareno Franchellucci ha voluto subito replicare, provando così a far chiarezza sul tutto. “Occorre ribadire, in maniera del tutto scontata, ma necessaria visti i contenuti, che non esiste alcuna volontà da parte dell’amministrazione di abbattere piante senza uno specifico motivo né, tantomeno, il fatto di farlo senza aver valutato precedentemente tutte le possibili alternative.- la replica del sindaco – Tanto è vero questo che, rispetto al progetto definì e dopo un colloquio con la ditta, non solo non sarà abbattuta alcuna palma, ma dei sei platani in previsione di abbattimento, due non saranno toccati proprio perché non inficiano con il progetto complessivo. Per le altre piante ricordo che questo lavoro non è un mero lavoro di abbellimento, cosa che naturalmente sarà curata in seguito, ma si tratta di uno storico lavoro di sistemazione idrogeologica del fosso che necessariamente va eseguita in quelle modalità”.
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