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Vita indipendente delle persone
con disabilità: “Urgono una legge
regionale e un fondo ad hoc”

ANCONA - Il comitato sollecita anche l'approvazione di una mozione consiliare e, dopo aver parlato con Mastrovincenzo e Volpini, chiede un incontro urgente a Ceriscioli, Cesetti e Giacinti: "Altrimenti saremo costretti ad azioni più incisive"

Lo scorso 19 giugno, il Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità ha incontrato, presso la Regione Marche, Fabrizio Volpini (presidente della quarta Commissione Consiliare Permanente) e Antonio Mastrovincenzo (presidente del Consiglio Regionale), per avere aggiornamenti circa l’approvazione della Proposta di Legge n° 66/16 “Interventi regionali per favorire la Vita Indipendente delle persone con disabilità”. Attualmente nella nostra Regione – fa sapere Angelo Larocca, del Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità – sono attivi solamente 76 progetti stabili di Vita Indipendente. Altre 131 persone hanno partecipato o stanno partecipando alla Sperimentazione Ministeriale, la quale ha fornito loro assistenza personale autogestita per soli 12 mesi: esse hanno sperimentato un periodo di grande autonomia ed indipendenza, ma al termine dell’annualità sono stati costretti a regredire alla situazione precedente. Il Comitato sta lottando per assicurare la continuità ai loro progetti, e per farne attivare altri da molte altre persone, che sono in attesa ed hanno i requisiti e le motivazioni per fare Vita Indipendente. Abbiamo evidenziato ai nostri interlocutori in Regione, l’importanza e l’urgenza dell’approvazione della legge e la necessità di istituire per essa un fondo ad hoc, che possa assicurare dignità ed assistenza adeguata.
Abbiamo inoltre ricordato loro che, negli ultimi mesi, lo stesso presidente Mastrovincenzo, insieme a Francesco Giacinti (presidente della prima Commissione Consiliare Permanente), ha presentato al Consiglio Regionale una mozione per l’adesione ai principi della “Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
La mozione impegna la Giunta Regionale, “in attuazione ai principi della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità: a promuovere l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità che ponga i principi base della Convenzione a fondamento delle scelte politiche in tutti i settori di intervento; a promuovere, presso tutti gli Assessorati, un’azione mirata a implementare la consapevolezza che è responsabilità di ciascuno rendere effettiva l’inclusione dei soggetti in difficoltà e l’abbattimento di tutte le barriere sia fisiche che culturali”.


Nella mozione si dice, in particolare: “Il progetto Vita Indipendente ha sperimentato percorsi innovativi di autonomia finanziando, in collaborazione con i Comuni di residenza, l’assunzione di personale formato ad hoc direttamente dall’interessato il cui compito principale è quello di garantire la maggior autonomia possibile alla persona con disabilità, facendogli sperimentare anche opportunità e possibilità a volte impensabili”
Auspichiamo che la mozione venga approvata al più presto: da quel momento, il Consiglio Regionale e la Giunta Regionale saranno obbligati ad operare scelte a sostegno dei diritti delle persone con disabilità, incluso il diritto alla Vita Indipendente.
Abbiamo infine evidenziato a Mastrovincenzo e Volpini, che la Vita Indipendente comporta notevoli risparmi di spesa rispetto ad altre modalità di assistenza: il ricovero in istituto (che equivale a vivere reclusi senza aver commesso reati), costa persino il triplo! Quindi finanziare la Legge rappresenta un investimento, e non un costo.
Essi hanno confermato la propria disponibilità ad approvare al più presto la legge, dandoci appuntamento per settembre: ci hanno assicurato che, per quella data, avranno reperito i fondi necessari a finanziare la Legge, la quale potrà così essere approvata entro la fine dell’anno.
Purtroppo le loro belle parole sono quasi identiche a quelle che ci avevano detto in un incontro simile, avvenuto dodici mesi prima: in questo anno non hanno rispettato le promesse fatte.
Subito dopo la riunione, Il Comitato ha inviato a Mastrovincenzo ed a Giacinti, una lettera per sollecitare l’approvazione in Consiglio Regionale, della mozione di adesione alla Convenzione.
Abbiamo inoltre chiesto al presidente della Regione Luca Ceriscioli, all’assessore al bilancio Fabrizio Cesetti, ed a Francesco Giacinti, un incontro urgente per un costruttivo confronto circa l’istituzione di un fondo che finanzi ampiamente e stabilmente la Legge. Questa nostra è l’ennesima richiesta d’incontro: se non verremo ricevuti al più presto, saremo costretti ad azioni più incisive rispetto alle modalità “diplomatiche” con cui il Comitato ha agito fino ad ora”.


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