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Porto San Giorgio, insediato il Consiglio: Catalini presidente,
gelo Ciabattoni-Loira

POLITICA - Il presidente uscente votato all'unanimità, nessuna stretta di mano tra l'ex assessore e il sindaco

di Andrea Braconi

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio comunale di Porto San Giorgio. Una seduta che ha visto affiancati, ma senza rivolgersi alcuna stretta di mano o parola, il sindaco Nicola Loira e il suo ex assessore Catia Ciabattoni, che ha presieduto l’assise nella vesti di consigliera anziana.

“Questo è un momento importante – ha rimarcato la Ciabattoni – e fa piacere vedere la partecipazione di tanti cittadini”.

Dopo l’esame di eventuali condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità da parte di Loira e dei consiglieri comunali eletti, la seduta è proseguita con l’elezione del presidente del Consiglio, che ha visto Giuseppe Catalini riconfermato all’unanimità nel ruolo ricoperto nei 5 anni precedenti. La scelta del vice è caduta su Renzo Petrozzi, consigliere di minoranza.

“Sono sicura che ci saranno tutte le prerogative per fare il bene della città e con auspicio che la sintesi ci porti a condividere il meglio” ha concluso la Ciabattoni prima di lasciare il posto a Catalini.

“É aumentato il numero di ragazzi in Consiglio – ha commentato il presidente – e questo significa che a Porto San Giorgio si sono create nuove leve. Mi auguro che questa unione di intenti tra esperti e meno esperti, tra uomini e donne, prosegua e che ci sia una fattiva collaborazione tra maggioranza e minoranza, oltre che con le forze politiche che sono rimaste fuori dal Consiglio comunale. Mi auguro anche che tutte le persone che hanno partecipato e anche tutti i cittadini possano portare idee e contributi”.

É stata poi la volta di Loira che, dopo aver giurato, ha salutato i consiglieri, quelli del passato ed i nuovi, oltre ai tanti cittadini presenti. Un saluto Loira ha voluto dedicarlo anche ad Alessandra Petracci e Giacomo Fileni, due dei suoi sfidanti alle ultime elezioni. “Mi auguro che il loro contributo e il loro lavoro per la città non venga a mancare in questi anni”. Un grazie poi anche a tutte le liste e ai candidati che hanno preso parte alla tornata elettorale.

“Mi è capitato di essere il primo sindaco riconfermato in questa nuova epoca con l’elezione diretta del sindaco. È capitato di farlo con un risultato eclatante, ma non vorrei che a questa risultanza elettorale venga data una lettura semplicistica e riduttiva, e cioè che si attribuisca al risultato l’incidenza della personalità del sindaco e si confini lo stesso risultato alle qualità del sindaco stesso. Mi auguro invece che i cittadini di Porto San Giorgio abbiano scelto un modo nuovo di fare politica, un modo diverso che oggi sia diventato definitivamente patrimonio di questo Consiglio comunale e, dunque, patrimonio condiviso da tutta la città, a prescindere dalle decisioni prese in passato e da quelle del futuro.

Sono convinto che nessuno di noi rivesta un ruolo essenziale ed esclusivo per la nostra città. Porto San Giorgio ha bisogno del contributo di ciascuno di noi. Ha bisogno anche di coloro che sono fuori da questo Consiglio comunale, ma che hanno nel cuore le sorti della nostra città e che vivono quotidianamente una passione politica e civile.

Spero e mi auguro che la politica sangiorgese possa definitivamente uscire da una dimensione individualistica, per abbracciare invece una dimensione collettiva dove tutti noi siamo protagonisti della storia di questa città, abbandonando stagioni che ci hanno impedito di programmare il futuro di Porto San Giorgio. In questo Consiglio vedo tante esperienza, tanta competenza e vede finalmente anche il futuro della nostra città.

Mi auguro che anche i Consigli comunali a venire siano partecipati come quello di stasera: significa che abbiamo riscoperto una passione che può essere la forza per andare avanti. Vi ringrazio, anche per quello che farete per Porto San Giorgio”.

I CONSIGLIERI COMUNALI

La consigliera di minoranza Maria Lina Vitturini ha posto una questione di legittimità sulla presenza di donne in Giunta, citando la norma che specifica come per i Comuni con una popolazione sopra i 3.000 abitanti la presenza di uomini o donne non possa essere in misura inferiore al 40%.  “Secondo la legge Del Rio, il sindaco dovrebbe nominare un’altra donna. Così si perde una grande opportunità, per quello che rappresenta in termini di sensibilità e competenza la presenza di una donna. É un problema che però avrei sollevato anche in caso di scarsa rappresentanza di uomini in Giunta. Lei sindaco dice che c’è un nuovo modo di amministrare, ma io questo modo nuovo non lo vedo. Se non rimettete a posto la Giunta, mi appellerà alla consigliera di parità. E mi chiedo: se la Giunta non è legittima, gli atti poi sono legittimi? E’ ora di finirsela, non siamo più nel Medioevo. Questa legge esiste e bisogna applicarla”.

Sul tema, il vice presidente Renzo Petrozzi è intervenuto per fare alcune precisazioni di ordine tecnico. “È la Giunta nel suo complesso che va tenuta presente e di questi 6, sindaco compreso, non meno del 40 per cento devono essere o maschi o femmine. Ci sono sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Non è facoltà del sindaco mettere o meno donne in Giunta, deve rispettare la legge. Il mio consiglio è quello di prendere una donna fra quelle presenti, sicuramente capacissime, di sostituire un uomo con una donna e così la Giunta diventa legittima”.

“Penso sia un bel segnale l’elezione all’unanimità del presidente e del vice presidente del Consiglio, non era scontato ed è ben augurante – ha voluto rimarcare Andrea Di Virgilio, capogruppo del Partito Democratico -. Sulle scelte del sindaco credo ci sia dignità sia a stare in Giunta, sia nel ricoprire la carica di consigliere comunale. Sono sicuro che il risultato che c’è stato, limpido e cristallino così come limpido e cristallino il gradimento nei confronti di tutte le liste che hanno appoggiato Loira, soprattutto il Partito Democratico, con un elettore su 4 che ci ha votato. È importante lanciare un messaggio alla città e che la politica dia un buon esempio, nel modo di fare e nel modo di rapportarsi. Dobbiamo inaugurare una nuova stagione della politica e interconnetterci con i cittadini”.

Tagliente nei confronti dei propri alleati l’intervento dell’ex assessore Renato Bisonni. “Sono contento e orgoglioso di poter rappresentare i comunisti in Consiglio. Ringrazio Bragagnolo e la Ciabattoni, che mi hanno chiamato, gli altri non li ho sentiti. Ringrazio il sindaco per i cinque anni precedenti che mi ha concesso di avere dei ruoli importanti. Devo ricordare quanto è stato difficile riuscire a confrontarci i cittadini, una scelta che abbiamo pagato elettoralmente ma siamo orgogliosi per il risultato raggiunto dalla precedente Giunta che ha fatto sì che il sindaco fosse rieletto al primo turno. Devo ringraziare il sindaco anche per avermi concesso l’assessorato alla cultura, che ha fatto rifiorire il teatro, creare nuove iniziative, dare spazio nuovi artisti del territorio e organizzare concerti importanti come quelli sull’accoglienza dei migranti. Il sindaco partecipò a quell’evento, non ho visto però gli altri. Noi oggi abbiamo un ruolo diverso rispetto all’altra volta. Ci atterremo al programma che abbiamo sottoscritto perché ci crediamo. Cosa diversa è su questioni diverse, che già durante il periodo precedente ritenevamo eticamente non giustificabili: su quelle siamo pronti a fare la giusta battaglia politica ma non solo. L’obiettivo è di ripresentarci tra 5 anni con le carte in regola e farci votare dai nostri elettori”.

Un benvenuto ai giovani e un buon lavoro alla Giunta è arrivato da Marco Marinangeli. “Noi ritenevamo di poter rappresentare l’alternativa a quello che erano stati i 5 anni precedenti, i sangiorgesi hanno confermato la bontà di questa Amministrazione, noi ci abbiamo provato. Faccio un invito a quelle forze che non siedono qua, al Movimento 5 Stelle e ad Alessandra Petracci affinché continuino ad impegnarsi come hanno fatto in campagna elettorale. Forti di questo risultato elettorale rimaniamo della nostra idea, che questo paese abbia bisogno di un cambio di marcia differente”.

Sul tema della presenza di una sola donna in Giunta, Marinangeli si è rivolto a Di Virgilio in maniera decisa: “Non avete risposto, qui c’è un problema di legittimità”.

“Mi auguro che nelle discussioni che faremo – ha sottolineato Fabio Bragagnolo – la collaborazione sia veramente ampia, per risolvere problemi annosi ed importanti per il paese. La nostra collaborazione c’è, sta a voi scegliere se sia di sola facciata e di scherno, come già è stato e come non voglio che accada più. Abbiamo perso tantissimi treni, non c’è più da perdere tempo. Mi sono stufato di sentire osannare Porto Sant’Elpidio e Civitanova, è ora che tutti lavoriamo per cambiare rotta. Lavoriamo insieme, Porto San Giorgio deve ritornare quello che era prima”.

Non poteva mancare l’intervento di Carlo Del Vecchio “E’ qualche anno che sono qui, ogni volta che c’è il primo Consiglio comunale di una nuova Amministrazione è come varare una nave. E spero che lei sindaco per la prima volta si occupi di un problema importante come la pesca. A mio avviso state partendo con il piede sbagliato: è stato sollevato un problema (riferendosi alla questione di genere, ndr) e dovete darci spiegazioni. A livello politico sindaco, come ho già detto dalla scorsa legislatura, tra me e lei non ci accomuna nulla, neanche lo sport. Noi saremo attenti e vigili su tutte le cose che voi farete, non ve ne faremo cadere una, compresa quella di stasera sulla quale attendiamo risposte”.

Giocando sulle prime difficoltà della maggioranza, Del Vecchio ha parlato dei rapporti della maggioranza con la Ciabattoni e Bisonni, attaccando anche l’assessore Elisabetta Baldassarri, ritenuta incapace di occuparsi del comparto turistico.  E rivolgendosi alla stessa Ciabattoni ha detto: “Ha vinto Loira, tu hai perso, questa è la storia. Sul bilancio controlleremo tutti e sappiate che questa volta sarà tutta salita”. Un ironico appello, infine, Del Vecchio ha voluto rivolgerlo a Vesprini sulla presenza dei T-Red in città. “Non hanno vinto loro, abbiamo perso noi – ha concluso – e su questo faremo un mea culpa”.

Ultimo a portare le proprie riflessioni Andrea Agostini, che è ritornato sul tema della presenza di donne in Giunta. “È impensabile che non ci sia una donna che non abbia le competenze per rivestire quel ruolo. Lei sindaco è stato brava a costruire il percorso, ad avvalersi dei comunisti e di una sinistra che è rimasta a latere, tutti si sono spinti in un messaggio di continuità amministrativa mentre il primo segnale che ha dato è stato di discontinuità. Certo che il segnale è che lei nei 5 anni precedenti ha preso atto che tante deleghe sono state gestite male. Siamo in una stagione nella quale dovremo lavorare insieme, anche affinché Porto San Giorgio torni ad esprimere rappresentanti istituzionali in altre sedi sovracomunali, in Regione e a Roma. Ragioniamo nell’interesse di tutti i sangiorgesi. Comunico che per quanto riguarda la lista 100%Civico il nostro capogruppo sarà Fabio Bragagnolo”.

“Credo che Del Vecchio abbia ragione sul fatto che debbano fare un mea culpa – ha detto Antonello Cossiri del Partito Democratico -. Avete tempo per farlo, mettetevi comodi perché 5 anni sono un bel lasso di tempo. Già nella passata Amministrazione c’era la speranza di una caduta a breve, non è esploso nulla, si è andati avanti 5 anni e siamo certi che anche in questo caso si andrà avanti per 5 anni. Dai primi interventi sulla questione delle pari opportunità credo che probabilmente il centrodestra non abbia capito la lezione, mi sembra di rivedere i primi interventi di Andrea Agostini che nello scorso mandato non ha fatto altro che parlare di ricorsi. È il sindaco che sceglie i propri assessori, non il Consiglio comunale, noi non possiamo che prendere atto delle sue scelte. Ci sarà modo e tempo di approfondimenti da un punto di vista legale. Una cosa che non posso accettare è il richiamo fatto da Marco Marinangeli alla sensibilità: dovresti guardarti intorno, qui ci sono 4 donne su 8, di là 1 su 6. Ultima considerazione è sulle cose dell’amico Carlo Del Vecchio, che ha dato pagelle ad assessori vecchi e nuovi, uno sport che a lui piace molto come se qualcuno lo avesse delegato, adesso si esercita anche in via preventiva. È un paradosso perché se ci fosse un minimo di onestà intellettuale, il voto peggiore dovrebbe darlo al suo partito per il risultato elettorale. Credo che i cittadini abbiano dato un mandato forte al sindaco che dovrà essere rispettato e sostenuto. Tutti siamo chiamati a dare loro sostegno ed un contributo nella diversità dei ruoli e delle posizioni politiche”.

“È stata una settimana molto ricca di polemiche – ha affermato Catia Ciabattoni -. Sicuramente una riflessione sul problema posto dalla Vitturini va fatta, ma volevo invece ringraziare tutti coloro che in questi 5 anni, per me importanti, appassionati ed intensi, mi sono stati vicini, alla passata Giunta e al sindaco, con il quale abbiamo condiviso tantissimi progetti che hanno caratterizzato questa città. Anche all’interno di forze importanti possono esserci momenti di dialettica forti, come sta accadendo, ma voglio sottolineare che questa maggioranza ha vinto le elezioni e governa la città. Mi auguro che le scelte del sindaco lo paghino anche politicamente. Qui non c’è una città distrutta, non è vero e lo rivendico con forza, tanto che l’elettorato mi ha premiato. Ripeto: il fatto che ci siano problemi tra noi sono cose interne, quando sarà il momento risolveremo la dialettica vivace che c’è stata. Io ci sarò, con spirito critico. Non ho accolto in maniera serenissima certe scelte, ma le ho accolte con rispetto. Bisogna sedersi intorno ad un tavolo per guardare oltre e progettare questa città a prescindere dai diversi approcci. Bisogna scrivere una nuova stagione, ci sono dei temi che vanno condivisi affinché questa città possa avere delle garanzie che dal dopoguerra ad oggi non ha mai avuto. A chi mi ha votato dico: il vostro sostegno non andrà disperso, sarò la vostra voce e non farò mancare il mjo contributo”.

UNA SOLA DONNA IN GIUNTA: NOMINA LEGITTIMA?

Sulla questione di legittimità del decreto di nomina degli assessori ha risposto il segretario comunale Dino Vesprini. “La legge Del Rio è oggettiva, parla del 40%, non rispettata in questo caso, ma il sindaco può argomentare le ragioni è andato sotto questa percentuale. Sarà poi al giudice amministrativo valutare se queste motivazioni sono adeguate o no, decidendo se annullare o meno il decreto di nomina. In caso di annullamento gli effetti potrebbero essere gestiti tramite provvedimento di tipo confermativo da parte della nuova Giunta”.

A Loira, quindi, il compito di spiegare le motivazioni delle sue scelte, contenute nello stesso decreto. “Non ho fatto annunci pubblici ‘cercasi consigliera donna’ perché altrimenti mi sarebbero state giustamente chieste le dimissioni, che avrei dato”. Una battuta Loira l’ha riservata alla Vitturini, svelando un “dietro le quinte” post elettorale e facendole presente di aver chiesto di entrare in Giunta, lasciando il dubbio se consequenzialmente la stessa Vitturini avrebbe sollevato lo stesso polverone. Loira, infine, ha ricordato come altri Comuni come Fermo e Sant’Elpidio a Mare abbiamo scelto la stessa prassi nella composizione delle rispettive Giunte.

 

da sinistra il segretario comunale Dino Vesprini e il presidente del Consiglio Giuseppe Catalini

 


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