Sparito il cartello per Emmanuel
il Comitato 5 Luglio:
“Tolto da mani razziste”

FERMO - Posizionato durante la manifestazione, per gli organizzatori un gesto infantile fatto per rimuovere una verità

di Andrea Braconi

È stato tolto il cartello che da ieri pomeriggio campeggiava nel punto dove lo scorso anno venne ucciso Emmanuel Chidi Namdi. Un gesto che, ancora una volta, evidenzia il clima in città su una questione che, sin dall’inizio, ha visto alimentarsi posizioni totalmente opposte.

“Consideriamo questo un gesto di profonda disumanità – dichiarano dal Comitato 5 Luglio, promotore della manifestazione svoltasi ieri a Fermo (leggi qui) – perché le mani che lo hanno tolto sono mani profondamente razziste che non hanno niente a che fare con la città di Fermo. E’ stato tolto da fermani abusivi, che vogliono nascondere e rimuovere la verità che quel cartello, in modo semplice e sereno, diceva: Emmanuel è stato vittima di razzismo.

Naturalmente, per noi quel luogo non è un luogo come gli altri e quindi sarà nostra cura assumere iniziative attraverso le istituzioni affinché venga ricordato come il luogo dove è stato ucciso Emmanuel, vittima, lo ripetiamo, di razzismo. Questo gesto è anche la reazione abbastanza infantile ad una manifestazione che ha visto insieme a tanti marchigiani e tanti fermani che vogliono rimarcare le radici democratiche e aperte della città di Fermo, marchigiani e fermani che non vogliono dimenticare Emmanuel, che consideriamo membro di questa comunità e che qui è stato ucciso”.

Marcorè alla manifestazione del 5 luglio: ‘Questa terra non è nostra, dobbiamo condividerla’ (FOTO E VIDEO)


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17 commenti

  1. 1
    Beatrice Strappa via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 1:10

    L’uso improprio dei termini “razzista” e “razzismo”!!!
    Queste due parole sono entrate nel vocabolario quotidiano dell’italiano medio, e purtroppo, in molti casi viene usato troppo facilmente, con estrema superficialità e oserei dire ignoranza.
    a grandi linee questa è la definizione di Razzismo.
    Il razzista si può definire come una persona che, essendo diverso biologicamente, si ritiene superiore ad un altro individuo di “razza” diversa.
    Oggi però c’è stata una evoluzione di questo termine: insulto un nero, vengo definito razzista
    Esempio: una persone bianca non si ferma allo stop e fra poco mi ammazza, io la insulto..bom tutto ok. Succede la stessa cosa con però una persona straniera (africano, cinese, arabo….) io sono un razzista.
    Questa è in certi casi sempre più diffusi la realtà: il razzismo è una cosa molto più profonda e grave! L’esempio che ho fatto è molto stupido, ma è per far capire il concetto: stiamo usando dei termini complessi e seri per banalità.
    Il rischio, molto grave, è quello di svalutare il vero significato di razzista e razzismo, finendo nella banalità.
    Giusto controllare il fenomeno, ma non estremizzarlo. Il razzismo è una teoria crudele, infondata ma profonda. Non bisogna banalizzarlo nel modo in cui la televisione, i media e una parte della popolazione sta facendo.!!!!

  2. 2
    Paolo Tramannoni via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 1:27

    “Fermani abusivi” significa che il comitato propone di togliere la cittadinanza a chi ha tolto il cartello, e in generale a tutti quelli che stanno loro antipatici? E una volta tolta la cittadinanza che si fa, li si deporta a Citanò?

  3. 3
    Roberto Lattanzi via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 1:33

    Il problema non è chi ha tolto il cartello, ma chi ha deciso di mettercelo e soprattutto di scrivere certe cose !!!

  4. 4
    Paolo Ricci via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 4:12

    Quando vengono scritte e affisse delle falsità,che vengano rimosse è sacrosanto.

  5. 5
    Mauro Vallesi via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 6:00

    Io eviterei polemiche lo scorso anno la figura del cacchio é stata grossa e dannosa

  6. 6
    Fabrizio Esposto via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 6:35

    È stato creato pure in comitato???ma non avete proprio niente da fare,i veri razzisti siete voi povera Italia altro che Fermani abusivi,voi siete italiani abusivi e andreste esiliati!

  7. 7
    Gabriella Albelici via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 7:19

    Il problema non è chi la tolto ,ma dei buonisti che l’hanno messo .Ma quanto vi è rimasto a cuore questo caso???

  8. 8
    Carlo Angelini via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 7:26

    Questa gente adesso decide chi è fermano? Magari non essendolo affatto………. Beh, incommentabile!

  9. 9
    Giada Lelli via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 7:49

    Pure un comitato????che pena

  10. 10
    Loredana Moretti via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 7:55

    Sarebbe ora che si impari l’uso delle parole in senso proprio!! Manipolare i concetti e’ assurdo e schifoso e’ la manipolazione a scopo politico

  11. 11
    Mario Viozzi via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 8:42

    Avete rotto

  12. 12
    Milco Messi via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 10:57

    Perché nn mettono una targa anche degli imprenditori che si sono suicidati per colpa dello stato…del resto è una cosa più dignitosa di questa pagliacciata

  13. 13
    Alessandro Bassetti via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 11:10

    Vittima di un invasione incontrollata e sregolata!!!

  14. 14
    Marika Diomedi via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 12:39

    Basta……certi articoli non si possono leggere…..

  15. 15
    Sabrina Santarelli via Facebook il 7 Luglio 2017 alle 15:24

    nn doveva neanche essere affisso !!

  16. 16
    Paola Rossi il 7 Luglio 2017 alle 15:56

    Io non sono razzista ma questa storia è diventata vergognosa montata ad arte da falsi buonisti e manipolatori a scopo politico e economico. Mancini ha sbagliato a esprimere certe affermazioni, ancor di più Emmanuel perché non si risponde alle parole con le sprangate, il resto è legittima difesa.
    Chi è Manuel??..
    Un cittadino onorario? Un eroe?Una persona illustre che merita una targa? No miei cari ,semplicemente un profugo che mani buone…….hanno cercato di aiutare ed oggi ci hanno ripagato con lo scandalo e la vergogna, onorato da falsi buonisti.

  17. 17
    Andrea Mandolesi via Facebook il 8 Luglio 2017 alle 1:57

    Fate pena L colpa è di chi gli fanno fare ste cose.

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