Nella tarda mattinata di giovedì gli agenti del commissariato di polizia hanno tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Fermo su richiesta della Procura della Repubblica di Fermo, un uomo di circa 60 anni di origini serbe, regolarmente presente in Italia, al quale vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate commessi a danno dei propri familiari.
La vicenda ha avuto inizio qualche tempo fa quando la moglie e la figlia dell’arrestato hanno sporto denuncia/querela nei confronti dell’uomo per le continue violenze fisiche e morali commesse a loro danno dall’uomo e che avevano avuto inizio già a partire da tre anni prima. In particolare le due donne hanno raccontato che proprio a partire da tre anni prima l’uomo aveva assunto nei loro confronti un atteggiamento violento, non disdegnando di minacciarle di morte con un coltello, rivolgendosi a loro con epiteti estremante offensivi per una donna. Più volte aveva cercato di cacciarle di casa invitandole a non tornare più. Aveva addirittura cambiato la serratura della porta per costringerle ad andarsene. Le due, peraltro, l’estate scorsa si erano viste costrette a trasferirsi in tenda visto l’atteggiamento dell’uomo. In sede di denuncia le due donne hanno consegnato diversi certificati medici riguardanti situazioni ansiogene causate dall’atteggiamento vessatorio assunto dal familiare.
Qualche settimana fa la moglie dell’uomo, portatasi nuovamente in commissariato ha sporto nuovamente denuncia/querela nei confronti del marito poiché il giorno precedente, mentre si trovava in un bar di un centro poco distante da Fermo era stata avvicinata dal marito ed offesa dal marito. Più tardi, fatto rientro a casa, l’uomo, che l’aveva seguita, l’aveva nuovamente offesa. Non pago era passato alle vie di fatto. Infatti, la donna, intimorita dall’atteggiamento sempre più aggressivo tenuto dall’uomo, nel tentativo di difendersi aveva preso il mattarello nel tentativo di dissuadere l’uomo da azioni violente. Purtroppo ciò aveva scatenato le ire dell’uomo che dopo averla bloccata, afferrata per il collo, aveva preso a picchiarla con pugni e calci. La donna, riuscita poi a liberarsi era ricorsa alle cure dei sanitari che le aveva riscontrato lesioni giudicate guaribili in giorni 20 (policontusa da trauma da aggressione, frattura angolo mandibola destra, contusioni alla spalla sinistra e distorsione della caviglia sinistra).
Sulla scorta delle indagini degli agenti di polizia il pm ha richiesto al gip l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo. Il gip del tribunale di Fermo, concordando con le richieste formulate ed attesa l’alta probabilità di reiterazione del reato, ha emesso nei confronti dell’uomo la misura della custodia cautelare in carcere che è stata eseguita eseguita nella mattinata del 6 luglio scorso.
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