Donne in giunta, Terrenzi
non accetta ultimatum:
“Ma in futuro mi adeguerò alla legge”

SANT'ELPIDIO A MARE - Il primo cittadino elpidiense diffidato dal consigliere regionale di Parità a rimodulare entro 15 giorni la sua giunta rispettando le quote previste dalla legge Delrio: "Qui non si tratta solo di rispettare la normativa sulle quote rosa. La mia priorità è che la città non soffra ed abbia un'amministrazione operativa. Ho già detto alla presentazione della giunta che avrei adottato un turn over e farò in modo di inserire la quantità di donne richiesta dalla legge che però va rivista"

“Prendo atto della diffida, ma nei prossimi 15 giorni non farò nulla. Rivendico la mia scelta: la priorità era garantire alla città una guida affidabile e competente. In futuro apporterò dei cambi e mi metterò a posto con la normativa”. Il sindaco Alessio Terrenzi non si scompone per la presa di posizione delle consigliere di parità della regione Marche, che lo hanno diffidato, insieme al primo cittadino di Porto San Giorgio e a quello di Civitanova Marche, per il mancato rispetto della legge Delrio, che prevede una quota minima del 40% nelle giunte dei comuni sopra i 3.000 abitanti (leggi l’articolo). Un provvedimento in cui si invitano gli amministratori ad annullare gli atti di nomina degli assessori entro 15 giorni.

“Qui non si tratta solo di rispettare la normativa sulle quote rosa – la premessa del sindaco elpidiense – la mia priorità è che la città non soffra ed abbia un’amministrazione operativa. Ho trovato un equilibrio ottimo tra continuità e rinnovamento, con persone motivate, capaci e con tempo da dedicare a Sant’Elpidio a Mare. Non ho avuto nessun problema di equilibri politici perché ho ricevuto carta bianca dalla mia maggioranza. Non voglio mettere persone che non se la sentono o non hanno tempo a disposizione”.
No quindi all’ultimatum dei 15 giorni, ma in futuro “ho già detto alla presentazione della giunta che avrei adottato un turn over e farò in modo di inserire la quantità di donne richiesta dalla legge”.
Terrenzi si impegna a rispettare la normativa che porta il nome del ministro Delrio, ma invita “ad un esame di coscienza. Mi sembra evidente che questa norma abbia bisogno di essere rivista. Se quasi tutte le città più grandi della zona, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Fermo, Civitanova, hanno lo stesso problema, una riflessione è d’obbligo. La legge si rispetta sempre, ma interrogarsi sulla sua opportunità è doveroso”.

M.M.

Legge Delrio, giunte Loira e Terrenzi: arriva la diffida del consigliere regionale di Parità


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