Piano opere pubbliche della Regione, Ricciatti: “Scelte incomprensibili e arbitrarie”

POST-TERREMOTO - Ricciatti: “Scorrendo l’elenco degli interventi emergono squilibri inaccettabili, dovuti all’adozione di un criterio discutibile che vorrebbe portare alla realizzazione di una opera simbolica per ogni città lesionata"

Lara Ricciatti

“Scelte incomprensibili e arbitrarie, sganciate da ogni criterio di equilibrio e buon senso”. Duro il commento di Lara Ricciatti, vicepresidente di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista alla Camera, in merito al piano opere prioritarie della Regione, che dovrebbe destinare circa 18 milioni di euro per 23 interventi di ricostruzione.
“Scorrendo l’elenco degli interventi – continua – emergono squilibri inaccettabili, dovuti all’adozione di un criterio discutibile che vorrebbe portare alla realizzazione di una opera simbolica per ogni città lesionata. In questo modo vengono elargite somme, anche consistenti, a Comuni anche al di fuori dell’area del cratere, vanificando il senso di questa iniziativa e allargando ancora di più le crepe della fiducia nelle istituzioni da parte cittadini che risiedono nei territori terremotati”.

“Ho visitato personalmente molti dei comuni colpiti dal sisma – aggiunge Ricciatti – e mi chiedo francamente con che spirito la Regione possa decidere di destinare milioni di euro a Comuni sulla costa, come Torre San Patrizio (1 milione e 600 mila euro in totale), Porto Sant’Elpidio (1 milione e 320 mila euro) o Massa Fermana (che da sola raccoglie uno stanziamento di 3 milioni e 250 mila euro per il convento francescano), mentre lascia quasi a secco i comuni dell’area dei Sibillini”.

“La scelta della Regione rischia di aprire una guerra tra i Comuni. Nessuno vuole privare le aree costiere di interventi nei loro comuni, ma di fronte ad una situazione come quella del sisma non si può non privilegiare un criterio ancorato ai bisogni reali e alle priorità di intervento, anche in base ad un semplice principio di solidarietà regionale.
Su un piano come questo che distribuisce risorse importanti non si può ragionare come se nulla fosse accaduto in questo anno, come se non ci fossero ancora enormi criticità nelle aree colpite dal terremoto. La Regione ripensi alla ripartizione di quei fondi invertendo le priorità – conclude Ricciatti – si parta dall’area dei Sibillini, maggiormente colpita, per arrivare alla costa”.

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