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L’ambulanza simbolo del sisma
e il silenzio delle istituzioni:
“Nessuno ci aiuta a pagare la riparazione”

SANTA VITTORIA IN MATENANO - Il presidente della Croce Azzurra Giuseppe Massi: "Devo confessare che ci ha dato molto fastidio leggere dai media che con gli sms solidali la Regione Marche aveva scelto di finanziare marciapiedi e piste ciclabili dimenticandosi di noi"

 

di Paolo Paoletti

Un’immagine che ha fatto il giro del mondo e che è diventata uno dei simboli mediatici del terremoto che ha colpito il centro Italia: l’ambulanza della Croce Azzurra di Santa Vittoria in Matenano semi distrutta dalle macerie dell’ospedale di Amandola. Era la notte del 24 agosto quando si verificò la prima terribile scossa. Nei mesi successivi a questa drammatica data e alle nuove scosse di terremoto, la macchina della solidarietà è entrata in funzione. Raccolte fondi, concerti, eventi teatrali,  visite da parte dei massimi esponenti delle istituzioni, rappresentanti di partiti, donazioni milionarie e tanto altro. Una generosità che però sembra aver dimenticato proprio l’ambulanza della pubblica assistenza di Santa Vittoria in Matenano.

“Effettivamente – conferma il presidente della Croce Azzurra Giuseppe Massi – il mezzo di soccorso ha riportato un danno di circa 25 mila euro e praticamente a tutt’oggi non riusciamo ad avere interlocutori, almeno sulla parte istituzionale, per riuscire a recuperare quei soldi”.  

Gli appelli dei volontari di Santa Vittoria non sono mancati, arrivando persino a chiedere aiuto al parlamento europeo. Le risposte? Silenzio assoluto.

Trattandosi di un mezzo essenziale per la copertura delle emergenze e per i soccorsi nel territorio l’ambulanza in questione è  stata riparata a spese della pubblica assistenza ed è rientrata in funzione lo scorso novembre. “Abbiamo improntato noi la spesa – spiega il presidente Massi – si tratta di un mezzo quattro per quattro davvero troppo importante per il territorio. Tant’è che è stato decisivo anche durante l’emergenza neve”.

25 mila euro d’intervento rappresentano sicuramente una cifra significativa, soprattutto per una piccola realtà come quella di Santa Vittoria in Matenano. Una spesa che oggi grava pesantemente sul bilancio dell’associazione.

Se le istituzioni e le grandi aziende sono rimaste in silenzio di fronte alle richieste di aiuto da parte dell’associazione di pubblica assistenza, il mondo del privato, fatto di singoli cittadini, famiglie e qualche piccola impresa del territorio, è riuscito a recuperare circa 9 mila euro per coprire parte dei costi di riparazione del mezzo.

Restano circa 16 mila euro ancora da pagare. ” Devo confessare – aggiunge il presidente Massi – che ci ha dato molto fastidio leggere dai media che con gli sms solidali la Regione Marche aveva scelto di finanziare marciapiedi e piste ciclabili dimenticandosi di noi. Credo che la priorità per la gestione di questi fondi, dopo tutti quei cittadini che hanno perso  le proprie case e averi,  sia anche il miglioramento della gestione delle emergenza visto che lavoriamo per il territorio”.

L’amarezza del presidente è tangibile: “La foto della nostra ambulanza ha fatto il giro del mondo ed è servita anche a consentire che un colosso internazionale petrolifero della Russia abbia deciso di donare 5 milioni di euro per il recupero dell’ospedale di Amandola. Ed è giustissimo che sia così. Purtroppo però dobbiamo constatare che siamo stati dimenticati”.


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