Serena Dandini e Riccardo Iacona: l’estate sangiorgese tra scrittura e giornalismo

PORTO SAN GIORGIO - Elisabetta Baldassarri: "Come spesso ripeto, in tempi rapidissimi e grazie all'impegno e alla collaborazione con Oriana Salvucci siamo riusciti a portare a Porto San Giorgio due personaggi di grande spicco dei quali siamo orgogliosi e contenti"

 

di Paolo Paoletti

Non a Voce Sola, la rassegna letteraria che vede come direttrice artistica la poliedrica Oriana Salvucci fa tappa a Porto San Giorgio. Non un passaggio qualunque ma un doppio appuntamento, l’unico in tutto il programma regionale, che porterà in due location d’eccezione due grandi personaggi del mondo della cultura e del giornalismo. Primo appuntamento venerdì 28 luglio, alle 21.15 in Piazza Matteotti con Serena Dandini che parlerà del suo ultimo lavoro “Avremo sempre Parigi, passeggiate sentimentali in disordine alfabetico”. Venerdì 25 agosto, alle 21.15, questa volta nella suggestiva cornice di Villa Bonaparte, ci sarà invece Riccardo Iacona, con il suo linguaggio sottile e vivace, simbolo del giornalismo d’inchiesta.

Questa mattina la conferenza stampa di presentazione ufficiale di due eventi che vanno ad arricchire la programmazione estiva sangiorgese come confermato dall’assessore al Turismo Elisabetta Baldassarri: “Come spesso ripeto, in tempi rapidissimi e grazie all’impegno e alla collaborazione con Oriana Salvucci siamo riusciti a portare a Porto San Giorgio due personaggi di grande spicco dei quali siamo orgogliosi e contenti. Per l’incontro con Serena Dandini abbiamo scelto piazza Matteotti visto il personaggio quanto mai poliedrico che si presta a stare in mezzo alla gente. Spazio anche al giornalismo d’inchiesta con Iacona che sarà ospite a Villa Bonaparte per la quale ringrazio la grande disponibilità dei gestori”.

Dopo il successo della Notte Rosa Revolution, grazie alla collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, un’altra sfaccettatura, questa volta letteraria, dell’estate di Porto San Giorgio si presenta al pubblico. Un nome, quello di Oriana Salvucci, che rappresenta una garanzia di qualità e successo.

“Il filo conduttore di questa rassegna è la potenza – ha spiegato Oriana Salvucci –  la forza attualizzata delle donne e di ogni essere umano, ovvero la capacità e la libertà di pensarsi. In una società del già pensato, con dei ruoli ben definiti, o le donne si adeguano o si spostano da questi ruoli, è qui che si gioca la libertà della donne. Con l’assessore Baldassarri ci siamo subito trovate non per questo Porto San Giorgio è l’unica città che può vantare un doppio appuntamento. Una rassegna, quella di Non a Voce Sola arrivata alla sua ottava edizione e che quest’anno conta una ventina di tappe. Un grazie agli sponsor privati che definisco dei veri e propri mecenati fiorentini che all’ombra dei campanili fanno cosa belle che piacciono al mondo e si adoperano per rendere più importante il territorio in cui vivono. Quest’anno abbiamo voluto tener conto anche della situazione nelle Marche, oltre alla costa che di solito privilegiamo, abbiamo promosso eventi in tante città all’interno tra cui quelle colpite dal terremoto. E’ importante e doveroso rispondere ad una chiamata che arriva da queste città con una popolazione che si contraddistingue per il pudore del dolore e la voglia di ricominciare”.

In merito ai due appuntamenti la Salvucci spiega:  “La Dandini presenterà la sua ultima fatica letteraria ‘Avremo sempre Parigi’ una metafora letteraria del viaggio. Un dizionario alfabetico dei luoghi e delle presenze che ancora aleggiano a Parigi. In particolare il libro è dedicato ai flaneur e alle flaneuse ottocenteschi, esploratori e esploratrici urbane che trovano il massimo del piacere e ispirazione lasciandosi andare a lunghe passeggiate senza meta nel labirinto della città. Non sorprende la dedica a tutte le avventuriere che hanno infranto le regole del’immobilità casalinga come Rosa Bonheur, Virginia Woolf, George Sand, Suzanne Valadon, Marguerite Duras, Simone de Beauvoir.  Riccardo Iacona è invece sicuramente uno dei giornalisti che ancora ci fa dire che il giornalismo è un nobile mestiere, colui che fotografa la storia nel suo farsi. Uno che fa ancora inchieste e che non si è fermato di fronte a temi come il femminicidio e  la violenza di genere.  Una riflessione su coloro che uccidono le donne che sono la falange armata di un sentire comune, di un fenomeno culturale ovvero la questione che non si riesce a sopportare la libertà delle donne.  Il femminicidio non è un fatto di debolezza femminile ma un fatto di violenza maschile. Vanno costruti degli spazi per fare un percorso di rieducazione per l’uomo, affinchè accetti la parità delle donne”.

Due appuntamenti da non perdere.


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