“In merito alle dimissioni del presidente dell’Asite Cippitelli la prima cosa che il Sindaco Calcinaro ha tenuto a precisare è che il fatto, ovvero la sciagurata transazione con Asja, risale al 2012, amministrazione Brambatti. Vero, solo ha dimenticato di dire che nel 2012 di quell’amministrazione lui era vice sindaco e assessore e l’attuale vice sindaco Trasatti era assessore“. Così il consigliere comunale di Fermo Libera Gianluca Tulli entra nel merito del caso Asite, delle dimissioni arrivate da parte del presidente Roberto Cippitelli e del ruolo nella vicenda dell’attuale amministrazione.
“Stante ciò – scrive Tulli – va da se che oggi sindaco e vice sindaco dovrebbero sentire il bisogno morale di dire qualcosa di più ai fermani come ad esempio se all’epoca avessero o meno condiviso i contenuti della transazione. Se sì, oggi dovrebbero respingere le dimissioni di Cippitelli e difendere a spada tratta il suo operato; se no, dovrebbero spiegare i motivi per cui in due anni non abbiano trovato il tempo per rimuoverlo dall’incarico. In verità sarebbe interessante conoscere a tal riguardo anche il pensiero e la posizione di oggi dell’assessore Torresi che nel 2014 era nel gruppo consiliare di Forza Italia che insieme a Fermo Libera presentò una mozione di sfiducia nei confronti dl presidente dell’Asite Cippitelli. E già che siamo in argomento, sarebbe anche interessante conoscere la posizione attuale del gruppo che fa capo a Massucci avendo memoria delle forti critiche di Massucci nei confronti della gestione dell’Asite nonché dei suoi numerosi blitz in discarica ai tempi in cui era consigliere comunale di opposizione”.
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