Monica Leoni
“Ormai lo abbiamo ben capito, il Movimento 5 Stelle interpreta le leggi a suo modo e a suo piacimento. Il bilancio che fa acqua da tutte le parti non risponde a verità, queste supposizioni o sentenze che si affannano ad emettere sono il chiaro risultato della non conoscenza del bilancio stesso. Le contestazioni sollevate sono ormai le stesse da 4 anni a questa parte ed i fatti/numeri hanno sempre dimostrato il contrario . Le continue diffamazioni a mezzo stampa cominciano ad essere pesanti e strumentali. In relazione all’argomento della salvaguardia degli equilibri di bilancio, vero è che il termine scade il 31 luglio di ciascun anno ma ciò non implica che ci siano decadenze immediate, ma piuttosto un avvio di procedura di diffida laddove si riscontri una totale inerzia dei comportamenti. Cosa mai verificatasi. Va anche detto che in data 8 luglio c’è stato un consiglio comunale di variazione di bilancio ove chiaramente, come è nostro modo operare, si sono verificati ed attestati anche gli equilibri di bilancio. A distanza di 22 giorni nulla è cambiato, mentre in realtà si aspettavano notizie importanti di transazioni in atto che sono arrivate solo due giorni fa. Quindi il posticipo è stato determinato da una parte dal fatto di evitare un consiglio fotocopia del precedente e dall’altro attendere nuove informazioni che avrebbero invece comportato un importante modifica positiva per il bilancio stesso, concedendoci di portare in Consiglio una salvaguardia completa senza che a distanza di altri cinque giorni intervenire ancora con un ulteriore Consiglio comunale. La trasparenza, la veridicità sta anche nell’ottimizzare gli atti e non produrre sedute di Consiglio fotocopia, laddove come si ripete, la seduta dell’8 luglio aveva già ampiamente verificato e cristallizzato, tanto che in quel consiglio si sono accantonate in via precauzionale somme che oggi alla luce dei nuovi fatti possono essere svincolate. Il Consiglio Comunale è stato regolarmente convocato, testimonianza che non c’è un comportamento di inerzia, né di inefficienza né di defaticamento estivo e neppure di sotterfugio o difficoltà. Ai cittadini non viene nascosto nulla ma piuttosto si lavora affinché si possa dare sempre maggiori risorse economiche rispondenti alle richieste ed alle esigenze della città. Non c’è stato, né mai ci sarà un atteggiamento di mancato rispetto delle regole per celare difficoltà cosi come millantato, ma piuttosto una propensione alla ottimizzazione di tempi per evitare Consigli comunali fotocopia. Tale atteggiamento è stato anche spiegato e condiviso dal collegio dei revisori dei conti e dalla struttura amministrativa così come spiegato nella seduta odierna della Commissione controllo e garanzia. Si precisa che la conferenza capigruppo del 5 agosto ha convocato il consiglio comunale per il giorno 28 agosto e stabilito l’ordine del giorno, di ciò ne è stata data immediata e tempestiva comunicazione al prefetto, testimonianza che non c’è un comportamento di inerzia e neppure di inefficenza, defaticamento estivo e di sotterfugio o difficoltà”.
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La politica che sa di vecchio
Siamo sconcertati difronte alla risposta dell’assessore Monica Leoni sulla mancata discussione in consiglio (perché convocato con colpevole ritardo) in merito alla discussione della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Si fa quasi fatica a credere che si tratti della stessa persona, cordiale e ragionevole stamattina durante la commissione controllo e garanzia da noi convocata per chiedere chiarimenti in merito, ora inesatta e volutamente forviante sia nei contenuti che nella sostanza.
La legge parla chiaro e invitiamo tutti a prenderne visione ma la domanda è:
Deve essere interpretata?
Se la legge è uguale per tutti dovrebbe esserlo sempre senza tanti giri di parole inutili.
Durante la conferenza (e c’è il verbale a conferma incontrovertibile) abbiamo appurato con i dirigenti del comune la palese violazione dei termini di legge relazionando successivamente sul lavoro da loro svolto, sempre puntuale e professionale, che ha portato alle difficoltà oggettive che hanno prodotto il risultato che conosciamo.
La procedura di diffida c’è ma è discrezionale e vogliamo sottolineare che erano in evidente difficoltà e che le giustificazioni portate erano palesemente risibili.
Ma questa è la vecchia politica, noi lo sappiamo, loro anche, ma credevamo sussistesse una buona dose di onestà intellettuale che è evidente manchi e non solo a livello politico crediamo a questo punto, oltretutto fuori contesto, visto che stiamo parlando di mancato rispetto della legge.